Il Monte-Carlo Film Festival de la Comédie (MCFF), giunto alla sua quindicesima edizione, ha invaso pacificamente il Principato di Monaco, dal 26 febbraio al 3 marzo 2018. L’evento, sotto l’alto patronato di S.A.S. Principe Alberto II di Monaco e dell’Ambasciata d’Italia, ha reso Montecarlo un palcoscenico privilegiato di un genere, quello della Commedia, capace, più di ogni altro, di rappresentare la società in cui viviamo per essere così vicino al suo pubblico. E i film in concorso, proiettati nella prestigiosa sede del Grimaldi Forum, hanno saputo scaldare cuore e anima del pubblico in una delle settimane più fredde degli ultimi decenni, inaugurata dai fiocchi di neve che hanno imbiancato persino la Costa Azzurra.
“Un’edizione all’insegna della qualità con una rassegna di film internazionali che hanno raccontato diverse sfumature della vita umana, in differenti paesi e culture del mondo, affrontando tematiche anche molto delicate e toccanti come quelle della famiglia, del lavoro, dell’amicizia ma anche dello sfruttamento e del mobbing”, ricorda Ezio Greggio, ideatore e presidente del MCFF e aggiunge: “ grande la qualità anche della giuria tecnica, di quella popolare e del pubblico che ha partecipato numeroso alle proiezioni, apprezzandone i contenuti”.
Presidente della Giuria Tecnica di quest’anno, Claude Lelouch, maestro del cinema francese e internazionale che si è dichiarato onorato di fare un’esperienza che gli ha consentito di valutare prodotti interessanti provenienti da diversi continenti. “Ho trascorso una settimana meravigliosa in compagnia della Commedia che considero la giustificazione preferita del genere umano per combattere le miserie del quotidiano, l’ossigeno per superare tutte le nostre catastrofi, la virtù dell’imponderabile”.
Ma cosa significa recitare in una commedia ed essere premiati per questo? Abbiamo rivolto la domanda a Paola Cortellesi, ospite d’onore del Festival della Commedia che le riconosce un meritato MCFF Award: “Mi fa particolarmente piacere essere premiata in questo contesto internazionale che celebra la Commedia, un genere a cui sono particolarmente legata perché permette di trattare temi importanti con umorismo, un veicolo prezioso che questo genere ti consente di poter comunicare”.
Una combinazione vincente di fattori che hanno decretato il grande successo del recente film: ‘Come un gatto in tangenziale’, interpretato da Paola Cortellesi e diretto dal regista Riccardo Milani (suo marito nella vita reale) a cui chiediamo: la Commedia può essere anche improvvisazione? “Molto poco, in realtà. La storia viene strutturata nel dettaglio. Quello che è sempre interessante sperimentare è includere nel cast delle persone che si avvicinano per la prima volta alla professione di attore e che fanno magari parte del contesto in cui ti trovi a girare. Questo è capitato anche in questo film dove ho coinvolto ‘neo attori’ che hanno potuto esprimere il loro bagaglio culturale e sociale, quello della periferia di Roma. Ciò ha contribuito, dunque, a rendere alcune scene ancora più emozionanti”.
Brasile, Cina, Colombia, Gran Bretagna, Israele, Italia, Spagna, Stati Uniti e Ucraina. Questi i Paesi rappresentati dai film in concorso al 15° MCFF. Quali le impressioni a caldo della giuria tecnica? L’attrice Valeria Solarino, entusiasta della sua esperienza da giurata, sottolinea: “Ho potuto constatare un livello tecnico molto alto con bravissimi registi e attori. Sono molto contenta che l’unico film italiano in gara (‘Easy’, diretto da Andrea Magnani, ndr) abbia ricevuto un riconoscimento e credo che Nicola Nocella (protagonista della pellicola, miglior attore al MCFF 2018 e candidato per il ‘David’, ndr) se lo meriti. In questo film ha dimostrato tutto il suo talento artistico nel creare il personaggio che interpreta che ha comportato anche una sua trasformazione fisica”.
Giudizio pienamente positivo anche per l’attrice Nancy Brilli che si dice onorata di aver fatto questa esperienza per celebrare la Commedia cui è da sempre molto legata. “Si può ridere o sorridere di fatti molto seri come ha dimostrato ‘Easy’, la commedia all’italiana in concorso, basata su un punto di vista molto cinico”, ricorda la nota attrice e aggiunge: “al MCFF ho trovato un’ottima scelta in tutti i progetti presentati, caratterizzati da registri recitativi molto diversi tra loro; in più, è stato molto divertente il lavoro con i miei colleghi giurati guidati da un presidente ‘impressionante’ che ci ha arricchito professionalmente, impostando la votazione finale in maniera pratica e coerente”.
Maurizio Abbati