Ieri sera alle 20:00 ha aperto ufficialmente il Kustendorf festival con la suggestiva performance di SKC Kragujevac, gruppo di musiche e danze folkloristiche che da 15 anni è ivi ospite.
E’ sempre balsamo per il cuore assistere alle loro esibizioni di canto e ballo al tempo stesso; con le loro voci, i propri abiti caratteristici ci riconducono ad un tempo più lontano ed ad una realtà rurale in cui vale la pena d’immergersi. Il pubblico del Kustendorf festival ne è sempre pienamente entusiasta per la “bellezza” cui contribuiscono con le proprie danze tradizionali. Rappresentano una forma pura d’arte. Ricordiamo che provengono da Kragujevac, città della Serbia che sorge sulle rive del fiume Lepenica e che la loro presenza è costante al Kustendorf.
A seguire l’attesissimo discorso del Vice Primo Ministro e Ministro della Cultura e dell’Informazione Maja Gojković, la quale ha ribadito la rilevanza del Kustendorf Film and Music Festival, in qualità di Forum d’incontro tra artisti internazionali e come il festival sia un riferimento non solo per la Serbia, ma per tutto il mondo. Ha sottolineato come poi chiaramente il supporto del medesimo Ministero della Cultura e dell’Informazione sia indispensabile per proseguire in questa splendida avventura culturale. Siamo molto grati al Ministro Maja Gojković per il suo impegno che rende possibile anche la nostra presenza al Kustendorf festival.
Subito dopo è intervenuto il Professor Emir, che è sempre arricchente ascoltare, in quanto è davvero uno degli ultimi rari intellettuali del nostro tempo. Chiaramente il suo discorso ha sotteso una critica al capitalismo d’Occidente, citando come esempio la caustica realtà legislativa in base alla quale in alcuni stati degli USA sia ormai legale “compostare” un cadavere. Emir ha posto in evidenza che forse in futuro nella “zuppa” mangeremo nostra madre o nostra zia. E’una riflessione che ha colpito molto il pubblico presente, in quanto è palese che soprattutto in Occidente il “senso d’umanità” si stia sgretolando. Non a caso lo slogan della contemporanea edizione del festival è: “L’Arte sopra ogni cosa” ed il Professore nel suo interessante discorso ha rimarcato come l’arte costituisca una via di “salvezza” dai mali del nostro tempo.
Sempre su questa linea concettuale è stata inoltre proiettata la pellicola “Triangle of Sadness” (2022), Palma d’oro alla 75°edizione del Festival di Cannes. Il regista, Ruben Östlund, non era fisicamente presente, tuttavia è stato trasmesso un suo videomessaggio, in cui ribadisce una condanna alla società capitalista che trita le persone. Ed in effetti, secondo un paradigma esasperato, proprio di questo parla il film, narrando le vicende di un gruppo di ricche persone che trascorrono una vacanza in croceria, dediti al proprio benessere esteriore, senza curarsi che stanno naufragando. I sopravvissuti al naufragio, tra l’altro, perderanno tutti i propri comfort. Finale aperto molto interessante. Da visionare con attenzione.
La serata poi è proseguita al ritmo di buona musica jazz.
Intanto si sta posando dolcemente la neve sul villaggio del Kustendorf, rendendo l’ambiente ancora più fiabesco. Continuate a seguirci.
Romina De Simone