Ieri sera alle 20:00 ha ufficialmente aperto la 17^Edizione del Kustendorf Film And Music Festival con la platea dell’anfiteatro gremita di gente.
La 17^Edizione del Kustendorf festival si presenta nel massimo dello splendore, dopo anni in cui la pandemia, in generale, sulla società, aveva sortito il proprio effetto. Quest’anno sono ivi ospiti, artisti molto influenti, molti dei quali italiani.
Ma procediamo con ordine. La cerimonia d’apertura ha esordito con la preziosa presenza della Ministra della Cultura Maya Goiković, grazie anche all’impegno della quale il festival é reso possibile.
Maya Goikovic’ ha affermato“Il Kustendorf assurge a luogo di riferimento per i fans della settima arte da 17 anni e continua ad attrarre nuovi ammiratori anno, dopo anno”, dunque delle dichiarazioni molto importanti da parte della Ministra della Cultura che, aggiunge“Il Kustendorf festival é un festival unico al mondo” e non possiamo non essere d’accordo con la Ministra, che ringraziamo per il sostegno alla manifestazione ideata da Kusturica che lei stessa effonde.
La cerimonia ha proseguito con la performance delle studentesse e degli studenti del terzo anno dell’Accademia delle Belle Arti di Belgrado, che si sono esibiti in una allegorica danza sulle musiche di uno dei Capolavori del nostro stimatissimo Professor Emir, “Underground”. In chiusura di questa intensa danza, é stato sollevato un cartello recante il motto che caratterizza il festival quest’anno“Non sorveglianza, Ma Cinematografia!”.
Ma il Padrone della serata, oltre ad Emir Nemanja Kusturica, é stato Lui, il nostrano Matteo Garrone, il quale, proprio ieri sera, ha ricevuto notizia della nomination del suo film“Io Capitano” all’Oscar. Garrone ha detto che Emir “gli porta fortuna” e che da più giovane, ha sempre nutrito profonda ammirazione verso l’arte cinematografica del Maestro balcanico. Anche Emir considera Garrone uno dei migliori registi nel panorama internazionale. Questa reciproca stima tra i due massimi Maestri del Cinema é sfociata in un sincero abbraccio che ha emozionato i presenti. Garrone é stato poi insignito del Premio alla Carriera denominato “L’Albero della Vita”.
Chiaramente la serata non poteva che proseguire con la proiezione della pelliocola “Io Capitano”, in lingua originale, pellicola che ha affascinato tutti i presenti, provenienti-ricordiamo-da vari paesi.
Per chi in Italia l’avesse perso, rammentiamo che il film”Io Capitano” é ispirato ad una storia vera, quella di Fofana Amara, il quale pronuncia con orgoglio“Io Capitano” alla Guardia Costiera nell’atto d’intervenire. Sappiamo che le vicende del migrante guineano in questione allora quindicenne, proseguiranno attraverso uletriori prove che qui scegliamo di non citare, prima di raggiungere una condizione di stabilità.
Ma quel che colpisce, di questa sorprendente pellicola, oltre alla straordinaria fotografia ed al perfetto montaggio, è l’intersecarsi di una ripresa di tipo realistico con quella di tipo favolistico. Ci sono scene che ritraggono migranti sottoposti a Tortura che si alternano a momenti visionari, tra l’altro denudando un ottimo lavoro di Visuals Effects.
In tal senso ritroviamo entrambe le anime di Garrone; quella cruda di Gomorra e quella chimerica de Il Racconto dei Racconti. Per chi non lo sapesse, riveliamo che Garrone frequentò lo storico Liceo Artistico di Ripetta a Roma, dedicandosi alla pittura fino ai 26 anni, con una marcata influenza sulla sua futura arte cinematografica.
A seguire una Masterclass in cui Matteo Garrone ha risposto in maniera entusiasta alle domande di studenti e pubblico vario. Ci ha inoltre rivelato che in aprile si recherà di nuovo in Africa, nello specifico in Senegal, dove é stata girata una parte del film, con lo scopo di organizzare una carovana itinerante di proiezione del film, sicché un progetto artistico con una spiccata finalità sociale. Certamente un film da non perdere e da rivedere con attenzione!
La prima serata al Kustendorf Festival si è rivelata decisamente ricca, lasciando il posto alla notte, nella bellezza rarefatta della neve.
Romina De Simone