Fischi, striscioni e invettive per il presidente della Regione e il sindaco di Genova
Oggi, in piazza Matteotti, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, il governatore Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci, sono stati fischiati.
In una piazza gremita i presenti hanno esposto striscioni di contestazione. Inoltre all’indirizzo i due oratori per tutto la durata degli interventi, sono stati oggetto di fischi, urla e anche insulti.
I fischi verso il sindaco sono iniziati ancora prima che incominciasse il discorso.
Dalla folla anche diverse invettive anche in riferimento a quando lo stesso sindaco aveva definito un “atto di teppismo” gli scioperi degli operai dell’Ansaldo.
In piazza è apparso anche lo striscione con la scritta “È teppista chi non è antifascista”.
L’unico applauso per il sindaco è arrivato quando ha chiuso l’orazione con “Viva il 25 aprile, viva la libertà, viva Genova”.
Toti è stato, anche lui, contestato dalla piazza durante il suo discorso in ricordo di “donne e uomini della resistenza” sottolineando che “hanno ridato la libertà al nostro paese, quella libertà che vi consente oggi di fischiare come consente a me di parlare da questo palco perché combattere e sacrificarsi per la libertà come hanno fatto i Partigiani, non vuol dire combattere solo per le proprie idee. Vuol dire combattere soprattutto perché anche gli altri possano esprimere le loro e quella la vera differenza”.
Toti, tra i fischi ha anche citato Nilde Iotti e Sandro Pertini concludendo con un messaggio a favore dell’Ucraina.