3a edizione di “Visioni” da giovedì 21 a sabato 23 novembre un convegno con gli esperti del mondo dell’educazione e tanti laboratori
3a edizione di “Visioni” da giovedì 21 a sabato 23 novembre. Anche quest’anno, curatori di musei, educatori, artisti, scrittori e atelieristi, provenienti da tutta Italia e non solo, si danno appuntamento a Palazzo Ducale di Genova per ragionare insieme e confrontarsi sui temi dell’educazione, della mediazione e della fruizione di contenuti culturali.
La terza edizione della rassegna Visioni – dal 21 al 23 novembre, tre giornate di incontri e workshop rivolti sia al pubblico degli addetti ai lavori che ai giovani e alle famiglie – si declina intorno al tema Relazioni in equilibrio: un tema quanto mai attuale, in cui il valore delle relazioni – quella che deve nascere tra un centro culturale e i suoi pubblici e tra pubblici diversi – viene accostato idealmente a quello dell’equilibrio, inteso come equità, rispetto reciproco, misura.
La rassegna vanta il patrocinio di ICOM Italia, del DIRAAS, Università di Genova e dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria.
Nella prima giornata, articolata in incontri frontali e momenti di discussione, si prova a ragionare su come si traducono questi concetti in strategie per avvicinare, coinvolgere, arricchire i pubblici, valorizzandone le singole sensibilità. Tra gli ospiti, Giovanna Brambilla propone un percorso ideale tra le opere di artisti contemporanei che hanno fatto della relazione con il pubblico il fulcro della loro ricerca; Andrea Villani, direttore del Museo delle Civiltà di Roma, spiega il nuovo allestimento delle collezioni del museo alla luce delle più recenti scoperte e sensibilità; mentre Giovanna Amadasi, head of public and educational programs presso Pirelli Hangar Bicocca, e Federica Pascotto, consulente dei servizi educativi della Pinault Collection di Venezia, si soffermano sul rapporto tra artisti, visitatori e spazio, sulla base delle esperienze delle rispettive realtà culturali.
Nel pomeriggio del 21, Silvia Mascheroni, un punto di riferimento nazionale per tutti coloro che si occupano di educazione al patrimonio culturale, coordina e commenta gli interventi di Francesca Togni, coordinatrice dei progetti educativi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, e Irene Balzani, responsabile famiglie, scuole e progetti di accessibilità della Fondazione Palazzo Strozzi, che illustrano alcuni progetti per la piena accessibilità della cultura al pubblico scolastico; mentre Nicole Moolhuijsen, ricercatrice presso la University of Leicester e Coordinatrice GdL Genere e Diritti LGBTQ+ di ICOM Italia, si sofferma sulle metodologie queer, interrogandosi su come le narrazioni museali possono sovvertire i modelli dominanti di rappresentazione e promuovere una cultura plurale.
A conclusione della giornata, tre esperienze sviluppate sul territorio, ad opera dell’Università di Genova e del Musei Civici, rappresentano altrettanti esempi di buone pratiche di public engagement.
La seconda giornata è invece articolata in brevi corsi di formazione per docenti e atelieristi, contraddistinti da una forte impronta operativa e laboratoriale.
La relazione tra e con i suoni, la relazione tra i partecipanti di un gruppo di lavoro, la relazione tra gesto, suono e segno: nell’azione performativa di Laura Cattabianchi, Elena Iodice e Alessandro Lumare gli spunti creativi si traducono in opere collettive.
Con Marianna Balducci si lavora con la foto illustrazione, perfetto esempio di come funziona l’immaginazione, che spesso trova proprio negli spazi vuoti del quotidiano il terreno più fertile per attivare le storie e creare nuove relazioni.
Le mostre in corso a Palazzo Ducale, Impression. Morisot e Lisetta Carmi. Molto vicino, incredibilmente lontano, offrono al pubblico docente spunti di approfondimento e metodologie di approccio non convenzionali, di cui fare tesoro per la visita con gli studenti.
I punti di vista proposti per le visite alle mostre sono molto differenziati: Bernard Friot fa parlare i quadri di Berthe Morisot, guardandoli con gli occhi della fantasia; Giulia Zucchini interpreta la mediazione culturale come terreno di incontro, scambio e confronto a partire dai temi fortemente presenti negli scatti della fotografa genovese Lisetta Carmi; partendo da quelle stesse immagini, Giovanna Brambilla costruisce un laboratorio su tematiche delicate ma ineludibili come la percezione di sé e del proprio corpo, l’armonia con la società e con gli altri.
Un appuntamento per docenti e educatori è previsto anche il sabato mattina: in compagnia di Elisabetta Civardi, Valentina Pozzoli e Barbara Schiaffino, un momento per incontrarsi e scoprire A Zig-zag per la città, un kit utile e divertente per dare vita a laboratori in cui storia e geografia incontrano la fantasia.
Nel programma non mancano gli appuntamenti per il pubblico delle famiglie, che trovano molti riferimenti nell’universo dei libri.
Venerdì pomeriggio, Marisa Varosio, nell’ambito del tributo a Francesco Langella, già direttore della Biblioteca per Ragazzi Edmondo De Amicis di Genova, propone letture animate, in cui la lettura ad alta voce è mezzo di dialogo e di condivisione in famiglia.
Sabato mattina, l’associazione Nati per leggere Liguria, con Donatella Curletto e Caterina Pozzo, presenta Tra qui e lì: storie del mondo là fuori, letture in equilibrio tra realtà e immaginazione.
Sempre sabato mattina, Bernard Friot e Giulia Zucchini si alternano nella mostra di Berthe Morisot, per immergersi nella Parigi dell’800 tra arte, moda, poesia e letteratura e scoprire l’opera di una grande artista. Grazie ad un approccio attivo e dialogico i partecipanti – i bambini e i loro accompagnatori – sono protagonisti di una narrazione corale dove vissuto personale, ricordi e impressioni si mescolano alla vita di Berthe Morisot e a quella di molte altre donne del suo tempo.
Nel laboratorio con Marianna Balducci, una pagina di carta non è solo una pagina: a volte è l’inizio di un nuovo viaggio o di una grande rivoluzione.
Per concludere la giornata, un grande workshop collettivo, a cura dei Servizi Educativi e Culturali di Palazzo Ducale, coinvolge tutto il pubblico presente in una grande installazione collettiva ispirata al tema della pace, che è la sintesi ideale delle relazioni in equilibrio.
La partecipazione agli incontri è gratuita ma è richiesta la prenotazione al link www.palazzoducale.genova.it/prenotazioni
fino a esaurimento posti