Ripartono dall’estero, e precisamente dalla Svizzera, due degli spettacoli che l’estate scorsa hanno debuttato in prima nazionale al 53° Festival di Borgio Verezzi.
Uno è ‘I due gemelli’, riscrittura della commedia di Goldoni da parte di Natalino Balasso, con Jurij Ferrini, la cui ripresa avverrà il 23 e 24 ottobre a Locarno (e il 25 sarà a Chiasso), per poi fare il circuito piemontese, con tappa l’11 dicembre anche al Teatro Alfieri di Asti.
E l’altro è ‘Se devi dire una bugia dilla grossa’ di Ray Cooney, con Antonio Catania, Paola Quattrini, Nini Salerno, Gianluca Ramazzotti e Paola Barale, che da Lugano l’8 febbraio comincerà il tour con cui toccherà anche Firenze, Milano (al Manzoni dal 19 marzo al 5 aprile) e Genova, dove arriverà il 17 e 18 aprile al Politeama Genovese, per chiudere poi il 26 aprile a Forlì.
Stanno inoltre per tornare in pista ‘L’anima buona di Sezuan’, di Bertolt Brecht, con Monica Guerritore, che il 27 ottobre aprirà la stagione di Spoleto per poi essere al Quirino di Roma dal 29 al 10 novembre, e ‘Non è vero ma ci credo’, di Peppino De Filippo, con Enzo Decaro, atteso da una lunga tournée al via da Velletri il 17 novembre per concludersi il 5-6 aprile a Figline Valdarno.
‘Liolà’ di Pirandello con Giulio Corso si rimetterà in marcia dall’Alfieri di Torino dal 23 al 26 gennaio e sarà al Quirino di Roma dal 4 al 16 febbraio, mentre ‘Hollywood Burger’ di Roberto Cavosi con Enzo Iacchetti e Pino Quartullo riprenderà l’1 febbraio a Bordighera e poi andrà avanti fino a metà maggio. ‘Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo squartatore’, con Giorgio Lupano e Rocio Munoz Morales, ripartirà invece da Civitavecchia il 15 febbraio poi sarà alla Sala Umberto di Roma dal 19 febbraio all’8 marzo e in tour fino al 5 aprile.
Commenta Stefano Delfino, il direttore artistico del Festival: “Se si tiene conto che anche la Banda Osiris sta perfezionando le date invernali di Banda 4.0 e la Compagnia Uno sguardo dal palcoscenico ha contatti per esportare in Piemonte e in Liguria gli spettacoli del trittico dantesco (Inferno, Purgatorio, Paradiso) presentato nelle Grotte, si ha la conferma di come la nostra manifestazione si stia sempre più caratterizzando come vetrina estiva di nuove produzioni per la circuitazione nazionale”.
Un’eccellente promozione, quindi, non solo per Borgio Verezzi ma anche per l’intero territorio, ribadita da un altro fatto molto significativo: tutti gli spettacoli ‘varati’ in Piazza Sant’Agostino nel 2018 (‘Non sì uccidono così anche i cavalli’, ‘Un autunno di fuoco’, ‘Quartet’, ‘Alle 5 da me’, ‘La scuola delle mogli’, ‘Il fu Mattia Pascal’, ‘Casalinghi disperati’ e ‘Il diario di Adamo ed Eva’) sono al secondo anno di ripresa, mentre ‘Un borghese piccolo piccolo’ e ‘La cena delle belve’ sono già al terzo anno di tournée. “E ‘Parenti serpenti’ con Lello Arena è addirittura al quarto anno di vita, un evento del tutto eccezionale di questi tempi“, conclude Delfino.
Aggiunge il Sindaco Renato Dacquino: ”La diffusione a livello nazionale, la presenza di ogni spettacolo ‘nato’ a Borgio Verezzi nel tempo e in tanti luoghi, l’attenzione dei media e dei principali teatri italiani a questo ‘piccolo grande’ paese del teatro, capace di generare ed esportare valore a tutti livelli sono per tutti noi, per la nostra comunità, motivo di orgoglio e stimolo a migliorare sempre di più con la creatività, la competenza ed il buon uso delle risorse. Tutto questo contagia a livello locale tante e varie attività: corsi di formazione teatrale, manifestazioni quali Ragazzi sul Palco e Festival Teatrale dell’Unitre, collaborazione con scuole e progetti con giovani fotografi, ambiente attrattivo per girare film e base per ambientazione di progetti musicali…. C’è talento e questo fa bene a tutti, è uno stimolo in ogni settore. Infine il Teatro Gassman: in ideale sinergia con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi, quest’anno si riparte con una programmazione interessante e irrinunciabile per chi crede che essere voglia dire esserci.”
Conclude Maddalena Pizzonia, Consigliere delegato al Teatro: ”Il Festival Teatrale di Borgio Verezzi rappresenta da sempre un marchio di qualità nella scelta degli spettacoli, e il fatto che vengano rappresentati, anche per diverse stagioni consecutive, in giro per l’Italia ed anche in altre nazione è per l’amministrazione un vanto, che ci fa capire sempre di più quanto la direzione nella quale stiamo andando con il Festival sia quella giusta. Inoltre è innegabile il ritorno economico derivante da un’esposizione mediatica di tale portata sia per il nostro Comune che per l’intero territorio.”