Il pilota genovese si è ritirato nel finale quando era secondo di classe
Amaro epilogo del 39° Rally della Lanterna per Davide Craviotto. Il pilota genovese, impegnato nella “gara di casa” con Fabrizio Piccinini e con la Renault Clio della Gima Autosport, è stato infatti costretto al ritiro, per uscita di strada, nel corso della quinta e penultima prova speciale, quando, dopo una prestazione convincente, occupava la seconda posizione di classe Rally5.
“Dato che si stava scatenando un vero e proprio diluvio – osserva il pilota genovese – prima dell’inizio prova abbiamo montato anteriormente le due gomme da pioggia che avevamo di scorta. Inizialmente, sembrava si riuscisse ad andare bene poi, in un tratto guidato prima di un tornante, siamo usciti da una curva sinistra e siamo entrati in una pozza d’acqua che ci ha fatto decollare totalmente verso la successiva curva a destra, che abbiamo tagliato con due ruote nel vuoto, planando su un muretto di contenimento della strada. In pratica abbiamo piegato un braccetto della sospensione e pizzicato una gomma, che poi si è sgonfiata, ma in seguito siamo usciti dalla prova con la vettura marciante“.
“Mi resta molto amaro in bocca – aggiunge Davide Craviotto – perchè sull’esito del “Lanterna” ci puntavo molto. Un pò per ritrovare il morale, dato che ne vengo da un periodo non dei più felici, e un pò perchè ci tengo sempre tanto a fare bene nella “gara di casa”: ero contento, mi sembrava di avere un buon passo e di stare facendo bene. Volevo provare ad andare ad attaccare la leadership di Alessandro Nicolini, a cui è toccata la mia stessa sorte… Sono amareggiato ma i rally sono anche questo e, quindi, bisogna accettarlo“.