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5Terre, in vendita le prime bottiglie dello Sciacchetrà del migrante

Una bottiglia dello Sciacchetrà del migrante

Dopo oltre due anni di lavoro, sono pronte per essere vendute le prime 56 bottiglie dello Sciacchetrà del migrante, il tradizionale passito delle 5Terre, in questo caso prodotte dell’azienda agricola Possa di Riomaggiore nell’ambito del progetto “IntegrAzioni”.

Il progetto, che oggi conta circa 80 partner, è nato a seguito di un protocollo d’intesa siglato nel 2016 da Fondazione Carispezia con Caritas Diocesana La Spezia-Sarzana-Brugnato, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Confagricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori.

Si chiama “IntegrAzioni” e, secondo i promotori, è nato “per rispondere ai bisogni dei più fragili e offrire nella provincia della Spezia percorsi concreti di integrazione e di inserimento socio-lavorativo nei settori dell’agricoltura e manutenzione del territorio, ma anche nella nautica e nella ristorazione”.

Inoltre “ha visto uno sviluppo significativo nell’area del Parco Nazionale delle 5 Terre con la realizzazione di progetti specifici dedicati al ripristino dei muretti a secco e alla viticoltura”.

Per la produzione dello Sciacchetrà del migrante sono stati impiegati dieci migranti, mentre il progetto “IntegrAzioni” ha permesso, negli ultimi 8 anni, la realizzazione di oltre 100 corsi di formazione, 200 percorsi offerti tra borse lavoro e tirocini e l’assunzione di 115 persone con regolare contratto che vivono diverse condizioni di fragilità.

La vendita delle bottiglie dello Sciacchetrà del migrante andrà a finanziare il progetto stesso. Nelle prossime settimane verrà organizzata un’asta per la vendita delle prime bottiglie.