Si è tenuta oggi presso la sede di Alisa la riunione dei DIAR (Dipartimenti Interaziendali Regionali del sistema dell’emergenza-urgenza) per fare il punto sulla situazione nei Pronto soccorso della Liguria. Alla riunione hanno partecipato, oltre all’assessora alla Sanità e vicepresidente regionale Sonia Viale e al Commissario straordinario di Alisa Walter Locatelli, i direttori delle varie Asl. e i direttori generali del Galliera Adriano Lagostena e della Asl 3 Luigi Bottaro, il responsabile per le emergenze del San Martino Angelo Grattarola e il segretario della Federazione dei medici di famiglia Andrea Stimamiglio.
“È appropriato – ha spiegato Viale – usare Il termine ‘emergenza’ per definire la situazione ai pronto soccorso durante le festività. Abbiamo avuto un picco di accessi dovuto all’arrivo in anticipo dell’influenza in coincidenza con le polmoniti, ma il sistema ha retto e parlare di ‘catastrofe’ è completamente fuori luogo.
La scorsa settimana ha visto il record di ambulanze accolte negli ospedali liguri, con un aumento del 35% rispetto alla media annuale.
Tutti i codici più gravi, rossi e gialli, sono stati affrontati nei tempi previsti dalla legge. I codici verdi, non in pericolo di vita, hanno aspettato meno di quattro ore.
Per i codici bianchi, cioè chi viene all’Ospedale per mal di stomaco o mal di testa, i tempi sono stati naturalmente più alti. Abbiamo inoltre risolto il problema della permanenza in barella, con il 15% in meno al San Martino e il 26% in meno a Villa Scassi”.
Secondo i dati forniti oggi da Regione Liguria, la Asl1 ha trattato circa 300 pazienti al giorno, di cui il 20% da fuori regione.
Percentuale che sale al 30% per la Asl 2, che ha anche osservato un aumento dei pazienti anziani.
Notevoli gli afflussi nell’area metropolitana genovese (Asl3) dove da oggi sono stati attivati altri 15 posti letto per acuti dopo che i primi 14 previsti dal piano straordinario sono stati tutti occupati.
La Asl 4 ha visto un aumento del 5% degli accessi.
Mentre nella Asl 5, dove la situazione non è critica, sono state 1.082 le visite domiciliari della Guardia Medica nell’ultima settimana di dicembre.
“Il sistema ha risposto in modo ordinato all’emergenza – ha aggiunto il Commissario Locatelli – alcune criticità restano, ma stiamo per raggiungere l’obiettivo di un tempo d’attesa massimo in barella di 8 ore, 12 ore nel periodo notturno, e contiamo di aumentare la copertura vaccinale anti-influenzale per arrivare alla soglia nazionale del 60% nelle categorie a rischio”.