“Fuori pericolo i 7 migranti travolti dal crollo di un controsoffitto a Sampierdarena. Aggredita la nostra troupe”.
E’ il titolo di apertura del TGR Liguria di oggi sul fatto di cronaca avvenuto la scorsa notte al civico 40 di via Sampierdarena, dove c’è l’appartamento di un privato che è stato affittato a una coop e quindi trasformato in centro di accoglienza.
Sul business migranti e sul crollo del soffitto, che per fortuna non ha avuto gravi conseguenze perché i 7 giovani africani feriti nel pomeriggio sono stati tutti dimessi dall’ospedale, la procura di Genova ha deciso di vederci chiaro. Pertanto, ha disposto il sequestro dell’immobile ed avviato l’indagine di vigili del fuoco e polizia (v. articolo precedente).
“L’aggressione subita dal giornalista Rai che chiedeva informazioni sul crollo del soffitto nell’appartamento di via Sampierdarena, da parte di quelli che sembrano operatori della coop che gestisce il centro di accoglienza – ha spiegato il consigliere comunale leghista Davide Rossi – è un fatto molto grave.
Direi quasi dello stesso livello di quella avvenuta ad Ostia tra un appartenente alla famiglia Spada e un altro giornalista che in quel caso, con le sue insistenze, rimediò una testata che gli ruppe il naso.
Stavolta non ci sono state gravi conseguenze per il giornalista del TGR Liguria, ma il grave episodio avvenuto nel centro di accoglienza di via Sampierdarena pone in luce non solo un ipotetico abuso ed eventuali illeciti, sui quali la magistratura con la sua indagine farà senz’altro chiarezza, ma deve far pensare a ciò che gira intorno al business dei migranti e a eventuali racket che fanno gola anche al crimine organizzato.
Motivo per cui diventa importante stroncare questo fenomeno, ma anche fare quegli atti amministrativi che vadano a colpire le varie cooperative che lucrano sul business immigrati e sui nuovi schiavi”.