L’aveva seguita di sera mentre tornava a casa. Un giorno come tanti, sul passaggio pedonale del ponte di Caperana in via Parma a Chiavari. Poi si era avvicinato troppo, l’aveva bloccata e aveva cominciato a toccarla ovunque, palpeggiandola nelle parti intime. Per la vittima di appena 16 anni una vera e propria violenza sessuale. Un incubo.
Solo la pronta reazione della minorenne lo aveva fatto desistere. Perché era riuscita a divincolarsi e, nonostante in quel momento non ci fosse nessuno nelle vicinanze, era riuscita comunque a scappare via in stato di forte choc.
Poi insieme ai genitori aveva denunciato i fatti ai carabinieri.
Dopo circa un mese, la vittima aveva incontrato per caso a Chiavari il marocchino 38enne che l’aveva aggredita e, coraggiosamente, lo aveva indicato a due agenti della polizia municipale che insieme ai carabinieri lo avevano acchiappato.
L’aggressione sessuale risale al gennaio scorso.
Ieri in Tribunale a Genova il nordafricano è stato condannato dal collegio giudicante (presidente Silvia Carpanini) a soli due anni di reclusione per violenza sessuale su minore aggravata. Mai rimpatriato e lasciato sempre libero. FGraf