“Nella tarda serata di venerdì 12 un gruppo di antifascisti e antifasciste, intenti ad affliggere manifesti nella zona di piazza Tommaseo, è stato improvvisamente aggredito da circa trenta fascisti militanti appartenenti a CasaPound, usciti dalla loro sede di via Montevideo.
Brandivano bottiglie, cinghie e coltelli. Nel breve scontro che si è svolto, un compagno accorso per difendere un altro è stato circondato e colpito due volte: il coltello ha oltrepassato gli indumenti causando una ferita alla schiena.
I fascisti, maestri della menzogna e vigliaccheria, stanno già producendo ricostruzioni assurde riguardo alla dinamica, parlando di “assalti” al covo di CasaPound e a fantomatiche “violenze sulle donne”.
Questi sono i fascisti del terzo millennio, cambiano nome, si spacciano da onlus e, sfruttando lo sdoganamento in atto da anni di partiti del centro sinistra e dall’appoggio delle destre, vorrebbero anche presentarsi alle prossime elezioni”.
Lo hanno dichiarato oggi su Facebook gli attivisti di Genova Antifascista, replicando anche alle testimonianze che stamane circolavano sul web e che indicavano, a questo punto falsamente, un “assalto” avvenuto ieri sera da parte degli attivisti antifascisti alla sede di Casapound in via Montevideo.
“Ma la verità è una – hanno aggiunto i militanti dell’estrema sinistra – i fascisti agiscono sempre e solo in un modo: alle spalle e con le lame. Anche questa volta hanno mostrato il loro vero volto. Anche questa volta ci ritroveremo nelle strade. Solidarietà ai nostri compagni aggrediti. Non un passo indietro!”.
Sul caso indagano gli investigatori della Digos, che stanno anche vagliando le immagini delle telecamere della zona.