No al fanatismo e alle discriminazioni delle donne. Sì a Sicurezza e difesa della loro dignità dai diktat di certa cultura islamica che le sottomette.
La mozione della Lega per vietare casco, passamontagna, burqa e niqab (che copre il volto lasciando solo gli occhi scoperti) nei luoghi pubblici dell’Ente, martedì prossimo approda in Comune tra le solite polemiche.
“Vogliamo riproporre a Genova – ha spiegato oggi la capogruppo leghista Lorella Fontana – quanto già approvato con buonsenso da Regione Liguria.
Il burqa è il peggior simbolo della sottomissione della donna all’uomo. Chi sta in Italia almeno deve rispettare le minime regole di uguaglianza tra uomo e donna.
Quello che vogliamo è di riproporre la mozione già approvata in Regione Liguria che attualmente risulta in vigore anche in altre città e regioni italiane, come la Lombardia.
Chiediamo al sindaco e alla giunta Bucci di dare divieto di entrare nei luoghi pubblici a volto coperto e a stabilire con un’ordinanza che, qualora in un locale pubblico si presenti una persona a volto coperto, venga richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine al fine di procedere a un’identificazione.
Questo è un discorso di prevenzione ma anche di rispetto della dignità della donna che non va sottomessa ad alcuni diktat della cultura islamica che come gruppo Lega respingiamo fermamente”.
“La settimana scorsa – ha polemizzato il consigliere comunale del Pd Alessandro Terrile – ci avevano accusato di voler parlare di nuovi fascismi per impedire alla giunta Bucci di occuparsi dei problemi veri della città.
Deve essere per questo che martedì prossimo su proposta della Lega Nord il Consiglio Comunale discuterà la mozione 88/2017
‘Divieto ingresso in locali pubblici comunali a persone con volto coperto’.
Così quelle frotte di donne col burqa che da sempre tentano di entrare in Comune finalmente rimarranno fuori”.