“Lo Stato ci deve dare una deroga, la val Trebbia non può restare senza un medico a tempo pieno. Se il prossimo governo non risolve la situazione e l’impasse burocratico vado a Roma e mi incateno al ministero della Salute. Qui persino i morti sono costretti ad attese più lunghe per sbrigare tutte le pratiche burocratiche”.
Giovanni Isola, sindaco di Rovegno, nell’entroterra genovese, ha spiegato così la grave situazione di disagio per gli abitanti della vallata che non hanno più un medico mutualistico fisso residente in zona, dopo che il dottore in servizio in Val Trebbia da oltre 40 anni, lo scorso settembre è andato in pensione.
Il sindaco ha fatto affiggere manifesti provocatori in paese con scritto “vietato ammalarsi e morire” e ha proposto l’ assegnazione di una casa a un medico che voglia trasferirsi in paese.