Genova ospiterà oggi, giovedì 8 febbraio 2018, presso la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, la seconda tappa del percorso di avvicinamento all’ VIII Congresso Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiani che si terrà a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, dal 5 al 7 luglio prossimi.
Si tratta di un appuntamento con il quale il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, a dieci anni dall’ultimo Congresso tenutosi a Palermo, intende offrire un significativo contributo al dibattito sul futuro dell’abitare, delle città e dei territori, proponendo un nuovo paradigma della qualità della vita urbana, ripensandone il modello.
Caratteristica del Congresso Nazionale sarà proprio quella di essere il punto arrivo di una serie di incontri e di dibattiti sul territorio, organizzati dal Consiglio Nazionale in sinergia con gli Ordini provinciali, con le Federazioni e le Consulte regionali, nei quali saranno coinvolti, per realizzare un vero e proprio ascolto dei bisogni delle comunità, i cittadini, le associazioni, i rappresentanti delle istituzioni e delle autonomie locali, della politica, della cultura, dell’economia, della ricerca e la comunità degli architetti.
Dal Congresso saranno lanciate una serie di proposte per realizzare una politica strategica per le città. Città, quelle a cui pensano gli architetti italiani, che diventino sempre più un luogo desiderabile dove vivere, lavorare, incontrarsi, formarsi, conoscere e divertirsi: un luogo attrattivo, dunque, da tutti i punti di vista.
Per quanto riguarda la Liguria, il Consiglio Nazionale, la Federazione Regionale Ordini Architetti della Liguria e agli Ordini di Genova, Imperia, La Spezia e Savona hanno organizzato il Convegno “Le Città del futuro. Liguria un laboratorio di idee” per approfondire e declinare localmente gli obiettivi del Congresso. Anche gli Ordini liguri esprimono la piena convinzione che la ripresa economica del paese possa avvenire nella piena sostenibilità sociale e ambientale solo se le città e i territori italiani riusciranno a evolversi verso modelli più aderenti ai cambiamenti che contraddistinguono la società italiana in questo inizio millennio. Dovranno essere modelli più efficienti, attrattivi, inclusivi, così come accade per le città europee più evolute.
Ciò accadrà solo se le città italiane avranno cultura e capacità di definire chiare strategie, conseguenti azioni per concretizzarle e se tutti i livelli amministrativi sapranno convogliare in quelle azioni, le tante risorse economiche, oggi impiegate spesso in modo episodico e non coordinato, con sprechi e incapacità di attivare processi sinergici.
Temi questi imprescindibili per la vita futura del paese, ma assenti dall’attuale dibattito politico ed elettorale.
A Genova l’incontro prenderà l’avvio, oltre che con la relazione introduttiva del presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Giuseppe Cappochin, con gli interventi di esperti di economia e studi urbani che presenteranno analiticamente la situazione delle città italiane ed europee: con queste si confronteranno la dinamiche genovesi e liguri. Verrà presentato un focus su alcune realtà specifiche che a vario titolo possono essere di confronto con Genova. In questa prima parte interverranno: Diego Zoppi del Consiglio nazionale degli Architetti, Lorenzo Bellicini, Direttore del CRESME; Francesco Bacci, architetto e musicista; Duccio Malagamba, architetto e fotografo esperto di dinamiche urbane ; Mattia Villani, Vice Presidente Federazione Architetti Liguri; Marco Scajola, Assessore all’Urbanistica della Regione Liguria e Simonetta Cenci, Assessore all’Urbanistica del Comune di Genova;
L’incontro proseguirà con 2 tavole rotonde. La prima, intitolata “Paesaggio e Città – impatto sulla qualità della vita”, vedrà una significativa rappresentanza della società ligure: Alberto Alberti, Presidente Confindustria Imperia; Francesca Cozzani, Presidente Confindustria Spezia; Paola Laiolo, Campus Universitario di Savona; Sonia Sandei, Vice Presidente Confindustria Genova; Enrico Paroletti, Responsabile Valorizzazione Museo dell’Accademia Ligustica. La prima tavola rotonda si proporrà di definire il quadro del modello di sviluppo territoriale che si auspica per la Liguria per arrivare a chiedere ai più rappresentativi candidati alle “Politiche 2018”, cui sarà dedicata la seconda tavola rotonda, di prendere precisi impegni sui temi in discussione. Sviluppo territoriale che non sarà probabilmente declinato nella crescita dimensionale della città urbanizzata, ma nell’uso ottimale delle risorse, nella realizzazione di programmi condivisi, nella crescita della qualità della vita dei cittadini secondo i più evoluti indicatori europei.
Modererà l’incontro Nicola Di Battista, architetto, già direttore della rivista internazionale DOMUS.