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15° Monte-Carlo Film Festival: trionfo di Spagna e Italia

Ezio Greggio premia il regista Fernando Colomo e Maribel del Pino, che ritira il premio di Carmen Machi

Si è chiusa sabato 3 marzo con il tradizionale Gran Galà, la quindicesima edizione del Monte-Carlo Film Festival della Commedia (MCFF), l’unica rassegna cinematografica internazionale dedicata ai diversi tipi di commedia, un genere che occupa un ruolo sempre più importante nel mondo del Cinema.

Ezio Greggio, ideatore e presidente del MCFF, ha accolto sul prestigioso ‘Red Carpet’ allestito nel foyer del Grimaldi Forum, grandi attori, registi e ospiti VIP, protagonisti dello ‘show business’ italiano e internazionale.

Molti i premi speciali ‘MCFF Award’ dedicati a personaggi di grande qualità artistica. Tra questi il Maestro Nicola Piovani, celebre compositore e direttore d’orchestra, premio Oscar nel 1999 per la colonna sonora di “La Vita è Bella” di Roberto Benigni. Paola Cortellesi, artista completa di grande talento con uno spiccato senso dell’umorismo, sempre elegante e intelligente, conosciuta al grande pubblico per aver preso parte a brillanti commedie tra cui ‘Come un gatto in tangenziale’, recente campione di incassi al botteghino, diretto dal regista Riccardo Milani (suo marito), che le ha consegnato il premio. Gabriele Muccino, noto regista italiano conosciuto a livello internazionale per aver diretto attori del calibro di Will Smith e reduce dal successo (ancora in corso, ndr) del film “A casa tutti bene” con un cast ‘stellare’.

Maria Grazia Cucinotta, nota ed eclettica attrice capace di lasciare il segno per le sue interpretazioni che l’hanno resa un’icona del cinema internazionale fin dalla sua prima interpretazione, quella ne “Il Postino”, a fianco di Massimo Troisi e Philippe Noiret e sulle note memorabili di Luis Bacalov a cui si è reso un doveroso tributo. Talento artistico, passione per il cinema e attenzione verso le nuove generazioni di attori, queste le motivazioni del premio che le è stato consegnato da S.E. Cristiano Gallo, Ambasciatore d’Italia a Monaco.

Il prestigioso Movie Legend Award è stato consegnato da Paul, figlio del noto attore Jean-Paul Belmondo, a un maestro indiscusso del cinema internazionale, il regista Claude Lelouch, presidente della Giuria Tecnica, che si è detto doppiamente onorato di ricevere un tale riconoscimento dal giovane a cui è legato d’affetto e per il suo profondo legame con il Cinema Italiano.  “Ladri di biciclette” di Vittorio De Sica fu infatti la sua musa ispiratrice che lo ha condotto a celebrare, oggi, quarantasette film da lui diretti.

Una parata di stelle molto glamour che suscita sempre più interesse anche ad Hollywood. Lo dimostra la presenza tra gli ospiti d’onore e premiati di Travis Fimmel, attore statunitense divenuto un vero ‘sex symbol’ per la sua interpretazione nella serie televisiva “Vikings” a fianco della bella Rachael Taylor, protagonista, insieme a Fimmel, del film “Finding Steve McQueen” (diretto da Mark Steven Johnson) presentato venerdì, in prima mondiale, al MCFF. Una trama avvincente ispirata ad un fatto vero: la rapina di 30 milioni di dollari dal fondo segreto del Presidente Nixon, organizzata nel 1972 da una banda di ladri originari dell’Ohio (U.S.A.).

Ma veniamo ora ai vincitori dell’edizione 2018. Le prime due posizioni del podio parlano spagnolo. Il premio come miglior film va a “La Tribù” di Fernando Colomo, regista già conosciuto per la sua capacità di mescolare abilmente ironia, senso dell’umorismo ed emozioni. Tutto questo si ritrova nella commedia vincitrice in cui una madre ‘riscopre’ suo figlio, che aveva dato in adozione da piccolo, per la passione comune del ballo, un istinto riacceso in quest’ultimo a seguito di un incidente stradale che gli ha fatto perdere la memoria. Una trama originale ben interpretata dai suoi protagonisti tra cui Carmen Machi che si è aggiudicata il riconoscimento come migliore attrice e che ha dedicato questa vittoria a tutte le mamme del mondo, come ricordato da Maribel del Pino (coprotagonista) che ha ritirato il premio.

Soddisfazione tutta italiana, invece, per la miglior regia andata ad Armando Iannucci che ha diretto “Death of Stalin”, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Fabien Nury e Thierry Robin ispirato agli episodi di follia che seguirono la morte del rivoluzionario sovietico. Nicola Nocella riceve il premio per il miglior attore nel film “Easy” (2 candidature al David di Donatello, ndr), diretto da Andrea Magnani. Il viaggio avventuroso del protagonista, Isidoro, una vecchia promessa dell’automobilismo caduta in depressione e con qualche kilo di troppo, per riportare in Ucraina la salma di un operaio, vittima del fenomeno delle morti bianche, alterna momenti ironici a serie riflessioni sulle condizioni di sicurezza sul lavoro e sulle politiche europee dell’immigrazione.

Premio speciale della Giuria Tecnica per la sceneggiatura ‘forte e completa’ è stato assegnato a “Brad’s Status”, diretto da Mike White con Ben Stiller come protagonista nei panni inediti di un padre che, nel tentativo di spingere il talento musicale del figlio, si ritrova vittima di un morboso senso di inferiorità rispetto ai suoi vecchi compagni di corso che risulterà alla fine infondato.

La Giuria Popolare, presieduta dall’attore Remo Girone ha invece incoronato il film israeliano “Maktub”, diretto da Oded Raz, una commedia divertente e umoristica dove i due protagonisti (gli attori Guy Amir e Hanan Savyon) si trasformano da crudeli ‘gangster’ a ‘city angel’ dopo essere scampati miracolosamente ad un attentato terroristico.

Non resta che citare le parole dello stesso Ezio Greggio che così conclude questa brillante edizione: “il grande poeta latino Orazio diceva che la verità si può raccontare anche con il sorriso, e Mario Monicelli, che ha fondato questo festival insieme a me, ha sempre portato avanti questo concetto, anche se a volte raccontare la verità può dare molto fastidio ai potenti’. (Le foto sono state gentilmente concesse da MCFF Press Monaco).

Maurizio Abbati

Link MCFF: www.montecarlofilmfestival.net