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Nordafricani coi soldi ottenevano permessi soggiorno: 10 arresti

L'ultima del Governo Pd: altri 5,3 milioni per business migranti in Liguria
Ufficio Immigrazione (foto di repertorio)

Un giro da centinaia di migliaia di euro. Addirittura, secondo gli investigatori, di un milione di euro. Egiziani e marocchini tiravano fuori i soldi, ma per ottenere il permesso di soggiorno.

I carabinieri di Savona negli ultimi 4 anni hanno scoperto un centinaio di contratti di lavoro fittizi e un paio di matrimoni fasulli con altrettanti stranieri.

Stamane i militari del nucleo Investigativo savonese hanno quindi messo a segno un blitz nelle province di Piacenza, Torino, Savona e Varese, arrestando dieci persone e denunciandone altre quattro perché ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falso ideologico per induzione.

Otto indagati sono finiti ai domiciliari, gli altre due in carcere.

Cinque arrestati risultano cittadini italiani, gli altri cinque immigrati egiziani.

Le menti del sodalizio, secondo i carabinieri, sono un ristoratore egiziano residente a Loano, Ibrahim Bedir, e un piccolo imprenditore connazionale, Ahmed El Din (bloccato la notte scorsa all’aeroporto di Malpensa). Entrambi sono stati trasferiti in carcere.

Gli altri arrestati, finiti ai domiciliari, risultano titolari o contitolari di piccole attività imprenditoriali e le donne compiacenti per i matrimoni fasulli.

Si tratta di altri tre egiziani e degli italiani Giovanni e Giuseppe Auricchio, Maria Grazia Lesena (testimone di un matrimonio), Mariangela Titone e Carmela Ester De Donatis (le presunte finte spose).