In merito alle notizie diffuse dal Comune di Genova sui prossimi appuntamenti in merito alla sistemazione dell’area dell’ex Caserma Gavoglio, il gruppo Progettare la Città, ritiene di fare alcune considerazioni.
Lo abbiamo incontrato e ci hanno espresso il loro parere ed alcuni punti su cui riflettere.
Da questo venerdì iniziano 3 appuntamenti per definire il progetto del primo dei 5 lotti della Caserma Gavoglio che, presumibilmente, verrà realizzato.
Il primo di questi lotti è quello del Parco Urbano mentre i tre appuntamenti saranno tutti all’Hotel Savoia: il 23 marzo ore 16 – 19; il 28 marzo ore 16 – 19 ed il 6 aprile ore 16 – 19.
Agli appuntamenti è presumibile che si presenti il progetto realizzato dallo Studio Land, partner del progetto, e che si invitino i partecipanti (realtà cittadine e del Lagaccio, gruppi, associazioni, ecc) a portare osservazioni prima di realizzare il progetto definitivo/esecutivo da mettere al bando.
Perché il Parco urbano è il primo lotto che si farà?
Per il Parco Urbano la giunta passata, che ha avuto buoni pregi nel favorire la partecipazione, realizzare il Programma di Valorizzazione e trovare alcuni fondi ma ha avuto gravi responsabilità nel poi fermarsi per più di un anno accumulando gravi ritardi e interrompere il dialogo partecipativo, ha trovato circa 3 milioni con un progetto europeo chiamato UNALAB e il Governo ha “messo” circa 5 milioni di euro. Il complesso di questi soldi rende possibile partire con il primo lotto.
Il progetto complessivo della Gavoglio, di tutti e 5 i lotti, è indicato dal Comune in circa 75 milioni di euro.
I soldi per il Parco Urbano sono vincolati a tempi di spesa per cui risulta necessario partire in fretta perché entro il 2021 devono essere finiti i lavori.
Il “pezzo” su cui, ci sembra, si sia accumulato grave ritardo da fine 2015 ad oggi è la verifica generale del sottosuolo, dell’area e dei rivi che, benchè prevista dal Programma di Valorizzazione da fare nel 2016 non è stata ancora fatta o, perlomeno, resa nota.
Questa verifica è importante perché determina quali edifici si possano o si debba abbattere e quali lavori, con relativi costi, si debbano realizzare per mettere in sicurezza e bonificare l’area.
Infatti nel cronoprogramma allegato del Programma di Valorizzazione è indicato il 2017 come anno (tra i diversi interventi previsti per l’area), di “redazione PUO”, “della “stesura del piano degli interventi di bonifica” (per suoli ex industriali), “primi lavori di bonifica” (per suoli ex industriali), “primi lavori di messa in sicurezza nelle more della stesura del PUO” (per assetto idrogeologico del bacino del rio Lagaccio) e “primi lavori di messa in sicurezza idraulica da avviare nelle more della stesura del PUO” (per Parco Urbano) e il 2016 come anno, per quanto riguarda Assetto idrogeologico del bacino del rio Lagaccio, di “verifica idraulica del bacino del rio Lagaccio e dei suoi affluenti”, della “stesura del piano degli interventi idraulici”, “progetti delle sistemazioni idrauliche per la messa in sicurezza delle aree” e, per quanto riguarda il Piano di caratterizzazione dei suoli ex industriali, della “stesura piano di caratterizzazione”
La nuova giunta, con la quale abbiamo avuto diversi incontri tramite il Sindaco e gli Assessori All’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, appare molto attiva nel promuovere i prossimi passi della riqualificazione.
Nei prossimi mesi si potrà capire se riescono a concretizzare il tutto e a realizzare, a brevissimo, gli studi di cui sopra, necessari per il proseguimento della riprogettazione.
Salutiamo con gradimento il nuovo pezzo di partecipazione per il Parco Urbano mentre continuiamo a promuovere l’inizio della partecipazione per definire gli altri lotti e la creazione di un “tavolo tecnico” che guidi la partecipazione, la progettazione e la gestione dei cantieri, difficili per un quartiere congestionato come il Lagaccio.
Riassumiamo qui di seguito le azioni che, con Progettare la Città, abbiamo individuato come utili per procedere VELOCEMENTE, EFFICACEMENTE e in modo TRASPARENTE e PARTECIPATO per realizzare il progetto definitivo e la realizzazione dei primi lotti dell’Area Gavoglio.
Condizioni attuali. Esiste il Programma di Valorizzazione. Progetto generale, inevitabile, siglato con Demanio Militare e Soprintendenza. Il Programma di Valorizzazione indica il quadro generale e le azioni possibili da realizzare nei 5 lotti previsti per l’Area.
Il passo successivo del Programma di Valorizzazione è la stesura del PUO “Progetto Urbanistico Operativo” che precede la definizione dei Bandi per i lavori dei 5 lotti. Su tutta la tempistica prevista dal Programma di Valorizzazione si è in netto ritardo.
Il progetto in generale costa, come previsione, circa 78 milioni.
Per il Lotto “Parco Urbano” Governo e Comune (con l’ausilio di un progetto europeo: UnaLab) hanno individuato tra gli 8 e i 10 milioni per realizzarlo. Bisogna, adesso progettarlo nei dettagli. In fretta.
Il Parco Urbano, da quel che abbiamo capito, è diventata azione da realizzare prima, se non parallelamente, alla stesura del PUO.
Benchè l’onere della progettazione sia dell’Assessorato al Patrimonio esistono tantissimi soggetti, uffici, enti, che stanno progettando, in vari modi e con ruoli diversi, il Parco Urbano. Tutti questi soggetti non si parlano e non sono sufficientemente informati o sull’esistente, o sui documenti, o sul Programma di Valorizzazione. Questo provoca una impossibilità di agire velocemente, con senso, con trasparenza.
La progettazione definitiva e la realizzazione del progetto nell’Area Gavoglio incontra tantissime difficoltà e aspetti che possono essere superati solo con la condivisione del progetto in modo veloce e dettagliato tra tutti gli uffici e gli attori cittadini.
Azioni richieste da Progettare la Città. Pensiamo, come proposto da alcuni mesi al Municipio e, informalmente, a diversi attori, che si debba, al più presto:
Info Point Fisico e Virtuale. Attivare un INFO POINT fisico, attivo in alcuni momenti o periodi, a GESTIONE DIRETTA ISTITUZIONALE, che possa fungere da riferimento sul territorio interessato sia per comunicare le intenzioni, sia per rendere pubbliche le idee e chiedere pareri, partecipazione, coinvolgimento. Inoltre l’Info Point è strumento utile per progettare e gestire, insieme alla popolazione locale, i cantieri futuri e il loro impatto. Questo Info Point non sarebbe tra quelli già previsti con alcune realtà locali ma la gestione deve essere Istituzionale per garantire la maggiore apertura a tutti i cittadini interessati.
Parallelamente attivare un Info Point Virtuale (sezione del sito Comune di Genova, sito nuovo con risorse dei diversi progetti coinvolti, ecc…) di supporto alle funzioni di comunicazione e coinvolgimento citate.
Tavolo di lavoro. Attivare un Tavolo di Lavoro che: permetta, in una versione di “tavolo tecnico”, a tutti i tecnici e progettisti coinvolti di lavorare in modo organico e condiviso; permetta di annunciare le idee, recepire suggerimenti da cittadini, realtà private o pubbliche, velocizzare la progettazione pubblica. Non solo permetta di comunicare le idee definite ma che possa annunciare le intenzioni (es. destinare una determinata area a una determinata funzione) per coinvolgere le competenze e risorse cittadine; possa individuare un percorso di partecipazione che sia determinato, concordato, che non rallenti la progettazione.
Nella pratica, nell’ambito dell’attivazione del Tavolo di Lavoro vediamo la promozione in sede Istituzionale, di incontri e riunioni condotte dall’Assessorato al Patrimonio e dal Sindaco, che riunisca tutte le persone e realtà che sono coinvolte nella progettazione del Parco Urbano per condividere le informazioni, le urgenze, le competenze, i tempi.
Alcune delle principali Realtà coinvolte, citando alcune persone di riferimento, sono: Sindaco; assessorato al Patrimonio; assessorato all’Urbanistica e Demanio; assessorato ai Lavori Pubblici, Manutenzioni e alle Politiche per lo sviluppo delle Vallate.
Uffici comunali competenti per la Progettazione. Progetto Europeo UnaLab. Studio Land Kipar. Progetto Europeo Urbact guidato, su Genova, dal Dipartimento di Architettura e Design. Ire Liguria (Infrastrutture Recupero Energia – Agenzia Regionale Ligure). Municipio Centro Est.
Al Tavolo tecnico, come uditori e testimoni di tutti gli anni di progettazione è utile che siano presenti alcuni rappresentanti di realtà di cittadini coinvolte come, tra altre, Progettare la Città.
Progettare la Città dal 2008 ha promosso e seguito la riqualificazione anche della Gavoglio ed è stato il primo promotore del percorso di partecipazione che ha visti coinvolti tutti gli attori Istituzionali e cittadini dal 2012 al 2016. Continua a seguire l’andamento del percorso con la finalità di renderlo più condiviso e partecipato possibile
Da non dimenticare il Programma di Valorizzazione che è un documento di 550 pagine che definisce i criteri di progettazione, le “azioni” e i progetti possibili nei singoli lotti, individua un cronoprogramma di passi di analisi del territorio e di progettazione.
E’ documento ineliminabile per l Progettazione. Diventato anche delibera comunale il cui programma è stato individuato anche con un lungo e partecipato percorso pubblico al quale hanno partecipato istituzioni, cittadini, realtà del quartiere e cittadine, imprese, professionisti.
Richieste dei cittadini
Le richieste dei cittadini sono fissate in numerosi documenti. Rispetto alle ipotesi contenute nel Programma di Valorizzazione la differenza principale è che dalle realtà territoriali è venuta la richieste di attuare il massimo delle demolizioni possibili eccetto i due edifici principali vincolati.
Per comunicare la complessità di una riqualificazione di un’area vasta come la Gavoglio citiamo, tra le tante questioni, alcune a titolo di esempio:
I risultati degli studi sui rivi sottostanti e sul terreno dell’area coinvolta non sono né stati resi pubblici né, forse, consegnati agli uffici del Comune.
Il progetto UnaLab chiede requisiti progettuali specifici per una visione “Verde” di recente concezione e che questa si deve sintonizzare con gli altri criteriù
Un lotto, quello riferito all’Istituto Idrografico (dove non lavora più nessuno da anni ma probabilmente contiene attrezzature e materiali) non è passato ancora al Comune ma è ancora del Demanio Militare
L’analisi dei rivi e dell’area deve ancora essere analizzata e non abbiamo capito se è stata realizzata. Questa analisi potrebbe dare delle “sorprese” rispetto alla bonifica, messa in sicurezza e sistemazione dell’Area che potrebbe rallentare la realizzazione del Parco Urbano che ha una scadenza precisa per non perdere i 3 milioni del progetto Unalab
Il rischio di realizzare solo il Parco Urbano e non realizzare almeno il PUO dell’intera Area aumenta il rischio che il recupero dell’Area diventi un “percorso infinito”
L’edificio da demolire per realizzare parte del Parco urbano contiene un’Archivio Giudiziario del Tribunale di Genova (scatoloni “buttati li” e dimenticati ma comunque documenti ufficiali da trasferire in altra sede)
Per realizzare il Parco Urbano deve essere approntata una viabilità “di cantiere” oggi difficile da visualizzare per la grande compressione urbanistica dell’Area.
Il Gruppo Progettare la città su facebook: https://www.facebook.com/groups/121649595173/