“Da domani si riparte, e bisogna farlo velocemente, con l’entusiasmo giusto. Dando spazio ai giovani, ma avendo pazienza: chi ama l’Italia, a prescindere da chi sarà ct e da chi sarà presidente, deve avere pazienza”: sono le prime parole del Commissario tecnico Luigi Di Biagio a poche ore dall’amichevole di lusso in programma a Manchester. Pronti alla ripartenza. L’Italia del dopo Ventura e del dopo Svezia inizia il cammino verso il futuro con l’Argentina di Messi, una delle nazionali candidata alla vittoria del Mondiale.
Impatto difficile e impegnativo per chi come Di Biagio ha compiuto il salto dall’Under 21 alla Nazionale maggiore che domani guiderà per la prima volta, ma soprattutto per chi, come l’Italia, deve ripartire dopo un passo falso che ancora brucia. L’Italia non batte l’Argentina da 30 anni, dal 3-1 di Zurigo nel 1987. In campo, oltre a Messi, ci saranno alcuni giocatori che gli Azzurri conoscono bene perché hanno giocato o sono attualmente in forza a squadre italiane come i romanisti Fazio e Perotti, il milanista Biglia e lo juventino Higuain.
Il ct appare sereno, dice di non avere neppure tempo di pensare all’emozione, ma di essere solo concentrata sui novanta minuti che lo attendono domani sera all’Etihad Stadium. “Emozionato? Per ora non lo so, magari lo sarò domani. Ma ho troppo da fare – sottolinea – e non mi rendo conto. I ragazzi sono sereni, abbiamo lavorato molto bene in questi giorni. Giocheremo col 4-3-3, poi forse cambieremo. E’ un match proibitivo, ma dobbiamo provare a giocare senza pensare a ciò che abbiamo davanti. Per me sarà una gara importante, speriamo di ripartire subito, dobbiamo cancellare tutto quello che è successo “.