“L’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo, si difende dichiarando a mezzo stampa che ‘la nuova disciplina, applicata dall’Anac, (…) non si può applicare in modo retroattivo’. Giusto. Se non fosse che era già stato tutto chiarito e la disciplina era nota e in vigore ben sette mesi prima delle dimissioni definitive di Merlo dall’Autorità portuale, avvenute nel settembre 2015”.
Lo ha dichiarato ieri la consigliera regionale del M5S Alice Salvatore, intervenendo sul caso Msc-Merlo.
“Nel febbraio di quell’anno, infatti, un parere dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione – ha aggiunto Salvatore – chiariva, al di là di ogni ragionevole dubbio, come la norma si applicasse anche al presidente di Autorità portuale e, nel dettaglio, a ‘incarichi di presidente con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato e assimilabili, di altro organo di indirizzo delle attività dell’ente, comunque denominato, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico’.
Un documento che toglie ogni margine di dubbio sulla netta incompatibilità dell’ex presidente dell’Autorità portuale con il suo successivo incarico in Msc, dove peraltro era il responsabile delle relazioni istituzionali. Merlo aveva tutti gli strumenti ufficiali e l’obbligatorietà istituzionale di essere informato.
Auspichiamo, altresì, che siano avviate le procedure di rito da tutte le autorità competenti in materia. Le norme anti-corruzione sono scritte proprio per prevenire e combattere alla radice ogni possibile fenomeno corruttivo e sgombrare il campo da ogni possibile ombra. Saranno necessarie ulteriori verifiche per poter escludere eventuali profili di illiceità”.