“I fatti di questa mattina alla Spezia mettono a nudo ancora una volta la vulnerabilità della nostra regione di fronte ai fenomeni legati alla corruzione e dimostrano l’incapacità delle istituzioni di combattere con provvedimenti adeguati una piaga ormai fuori controllo. Tocca agli inquirenti verificare se ci siano state illiceità o meno, ma certo colpisce in modo particolare la presenza tra i fermati dell’ex consigliere regionale, Luigi Morgillo, per anni in Forza Italia (poi passato all’Udc, ndr). Lo stesso partito che aveva avuto tra le sue fila Gabriella Mondello, coinvolta nel processo di Lavagna per fatti ancora più gravi, e di Claudio Scajola, candidato sindaco del centrodestra a Imperia e imputato nel processo sul caso Matacena. Uno spaccato davvero poco rassicurante di quello che è Forza Italia, di cui Toti è l’attuale principale rappresentante in Liguria ed esponente a livello nazionale.”
La consigliera regionale del M5S Alice Salvatore oggi ha commentato così la maxi operazione della Guardia di Finanza su presunti appalti truccati nell’Asl5 che ha portato a 11 arresti di cui 4 custodie cautelari in carcere (v. articolo precedente). Il dirigente dell’Asl5 Massimo Buccheri è finito in cella, mentre l’ex vicepresidente del consiglio regionale Luigi Morgillo è stato messo ai domiciliari.
“Da anni – ha aggiunto Salvatore – combattiamo in Regione per ottenere dalla Giunta Toti un maggior impegno nelle politiche di contrasto della criminalità, con particolare attenzione per quella organizzata e mafiosa, scontrandoci contro un muro di gomma. Siamo stati noi a chiedere e a ottenere l’emendamento alla legge regionale sul contrasto alla criminalità organizzata, che adesso prevede che la Regione si costituisca parte civile nei procedimenti penali relativi al 416 bis e ter e sul patto di scambio politico-mafioso.
Nonostante questo, Toti ha scelto di non costituirsi parte civile nel processo che vede imputato Scajola. Dalla Giunta Toti sarebbe necessario ben altro impegno nel contrasto alla corruzione e la criminalità organizzata, visto che la nostra regione è pesantemente interessata dal fenomeno mafioso, come rileva la relazione della commissione parlamentare antimafia.
Non è voltando gli occhi dall’altra parte che si combatte la criminalità ma con un impegno costante per la lotta ad ogni forma di illegalità, specie in un settore così sensibile come quello della Sanità”.