La procura della Corte dei Conti della Liguria nei giorni scorsi ha chiesto un risarcimento per danni erariali di circa 2 milioni e 400mila euro a un professore universitario della facoltà genovese di Ingegneria.
Secondo l’accusa, il docente a tempo pieno per quasi 20 anni avrebbe svolto attività incompatibili con la sua carica di professore universitario.
Per la procura, Pinceti avrebbe ricoperto incarichi in società private oltre ad aver svolto attività da libero professionista, tutti ruoli incompatibili con la sua carriera universitaria, prima da ricercatore e poi da docente a tempo pieno.
Inoltre, sempre secondo gli inquirenti, ci sarebbe l’occultamento doloso del danno in quanto il docente non avrebbe mai chiesto per alcun incarico l’autorizzazione all’università così come previsto dalla legge.
La procura ha quindi contestato il danno erariale pari agli emolumenti percepiti per la libera professione dal 1996 al 2014, per l’appunto pari a quasi due milioni e mezzo di euro.
Stesse contestazioni per un altro docente della facoltà di Ingegneria, al quale la procura contabile ha chiesto un risarcimento di 47mila euro. Nel suo caso, a finire nel mirino della magistratura contabile sarebbero state alcune consulenze che, secondo la difesa, erano incarichi di cui l’università era a conoscenza e aveva autorizzato.