Un 52enne marocchino utilizzava come nascondiglio un casolare abbandonato di via Matteotti ma è stato scoperto ed arrestato ieri dalla polizia municipale di Loano per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
A seguito di alcune segnalazioni di cittadini pervenute al comando, intorno alle 7:30 di ieri mattina gli agenti hanno effettuato un’ispezione all’interno dell’edificio.
Qui gli uomini coordinati dal comandante Gianluisi Soro si sono imbattuti nello straniero.
Dopo aver perquisito il 52enne ed aver passato al setaccio l’immobile, gli agenti hanno rivenuto mezzo grammo di cocaina, un bilancino di precisione e tutti gli strumenti per il confezionamento delle dosi, oltre a 505 euro in contanti frutto dell’attività di spaccio.
A questo punto intorno ai polsi del marocchino, un ex bracciante agricolo ad Albenga, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e di spaccio, sono scattate le manette.
“Questo episodio – spiegano il sindaco di Loano Luigi Pignocca e l’assessore alla polizia municipale Enrica Rocca – conferma ancora una volta quanto sia importante la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. E’ stato proprio a seguito della segnalazione di alcuni loanesi che i nostri agenti hanno ispezionato il casolare abbandonato scoprendo che si trattava del ‘nascondiglio’ di un pusher. Garantire l’ordine e la sicurezza pubblica non è un compito che spetta unicamente alle forze dell’ordine: ciascuno di noi può contribuire a rendere la città più sicura segnalando ogni situazione ritenuta sospetta”.
“Il traffico di stupefacenti – aggiunge il comandante della polizia municipale – è un problema che interessa la gran parte delle località del nostro territorio. Grazie al contributo dei nostri concittadini, che ci hanno segnalato la presenza di un individuo sospetto in un edificio abbandonato, siamo riusciti a dare un altro ‘colpo’ al mondo dello spaccio. Questa collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine e cittadini rientra perfettamente nell’ambito di quella ‘sicurezza partecipata’ a cui stiamo lavorando da tempo e che speriamo di poter rendere ancora più funzionale con le prossime iniziative che stiamo per varare”.
Il pusher è stato processato per direttissima questa mattina a Savona.
I giudici del tribunale savonese hanno convalidato l’arresto ed il sequestro dello stupefacente.
L’imputato ha patteggiato sei mesi di reclusione con obbligo di firma ogni mattina presso la stazione dei carabinieri di Loano.