Proseguono le udienze presso la Corte d’Assise di Genova per l’omicidio di Davide Di Maria, il giovane ucciso il 17 settembre 2016 in una villetta a Molassana in circostanze poco chiare.
Per tale omicidio sono indagati Vincenzo Morso ed il figlio Guido, entrambi imputati per il reato di omicidio volontario in concorso. Per padre e figlio il Pm Alberto Landolfi ha chiesto 19 anni di reclusione.
La pubblica accusa ha invece chiesto 9 anni per Marco Mor N’Dyaie, anche lui indagato per l’omicidio; mentre per il ‘colombiano’ Cristian Beron al momento non è stata chiesta alcuna pena per quanto riguarda questi fatti, ma verrà processato nel filone sul giro di sostanze stupefacenti.
L’udienza di ieri si è svolta a porte chiuse e per quello che è trapelato, gli avvocati degli imputati hanno fatto valere le loro ragioni difendendo i propri assistiti, mentre l’avvocato Frank che assiste la famiglia della vittima, ha posto l’attenzione sul fatto come il Di Maria sia stato ucciso con una coltellata e come il coltello non sia mai stato trovato.
L’udienza odierna, sempre a porte chiuse, avrà inizio alle 9.30 e si aspetta piuttosto infuocata, vedrà anche la partecipazione di tutti gli imputati e le conclusioni.
Infine, il 28 maggio, ci sarà la sentenza.