“In Liguria, negli imminenti giorni di festa (25 aprile e 1 maggio) solo Federdistribuzione rifiuta la necessaria turnazione di chiusure festive. Chiusure indispensabili per i lavoratori e per difendere il piccolo commercio. Solo la Grande Distribuzione Organizzata, infatti, può sostenere aperture 7 giorni su 7 e h24 mentre i consumi non incrementano ma semplicemente si spostano verso i fine settimana e i festivi e non si creano nuovi posti di lavoro complessivi, aumentando la precarizzazione”.
Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionale del M5S Fabio Tosi e Marco De Ferrari, invocando “lo stop alle aperture straordinarie nei giorni festivi”.
“In tutta la Liguria – hanno aggiunto Tosi e De Ferrari – si moltiplicano nuove o imminenti aperture di supermercati della grande distribuzione in un mercato già saturo che non aumenta il numero di clienti in rapporto ai punti vendita ma si limita a spalmarli su fasce orarie più ampie.
Intanto, con la diffusione capillare della Grande Distribuzione e delle deroghe alle aperture straordinarie i piccoli esercizi commerciali soccombono, i centri storici vanno incontro a un’inevitabile desertificazione, contribuendo a cambiare per sempre il panorama delle nostre città, tradizionalmente fatte di piccole botteghe, un patrimonio che costituisce da sempre anche un importantissimo tessuto connettivo sociale.
Nella Grande Distribuzione Organizzata la precarizzazione del lavoro è sempre più evidente e strutturale. Molti lavoratori sono sempre più spesso costretti a convivere con turni massacranti, scarse garanzie contrattuali, senza riposi domenicali o festivi, pochi soldi e conseguente accumulo di stress che ricade su loro stessi e sulle loro famiglie. Dall’altra parte, per il piccolo commercio aumentare le giornate o incrementare i giorni e gli orari di apertura non porta alla crescita del fatturato, ma a un inevitabile aumento dei costi e una pressione sui lavoratori che vengono oberati dai turni di lavoro.
Come MoVimento 5 Stelle, a livello nazionale, abbiamo sempre sostenuto la battaglia per liberare le feste, depositando all’inizio della passata legislatura la proposta di legge a prima firma Michele DellOrco, arenata al Senato in attesa di essere discussa per cinque lunghissimi anni.
Nella proposta di legge si chiedeva appunto:
1) una stretta sugli orari di apertura degli esercizi commerciali;
2) la chiusura durante le festività principali;
3) la possibilità di introdurre deroghe per un numero limitatissimo di giorni;
4) valutazioni mirate per le sole zone turistiche.
La proposta M5S aggiungeva, però, anche un elemento a tutela dei consumatori: un sistema di turnazione delle aperture festive per garantire la possibilità di acquisto in ogni settore merceologico, con un massimo di 12 giorni festivi lavorativi all’anno per ogni singolo esercizio commerciale secondo un modello già sperimentato nella città di Modena.
Questa battaglia, che continueremo a portare avanti a più livelli istituzionali, non riguarda solo il settore commerciale, ma è una battaglia indispensabile per migliorare la qualità della vita di ogni cittadino e delle loro famiglie”.