Gli investigatori del Primo Gruppo della Guardia di Finanza di Genova nei mesi scorsi hanno scoperto una truffa sui carburanti. In sostanza, il gasolio destinato a scuole, enti pubblici e cittadini, venivano rubati a una raffineria di Busalla (del tutto ignara ed estranea ai fatti) per poi rivenderlo a gestori compiacenti.
In particolare, uno dei gestori degli impianti di distribuzione (che risulta in corso Europa) è finito agli arresti domiciliari e stamane sono state effettuate una ventina di perquisizioni. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Patrizia Petruzziello, sono durate un anno e hanno permesso di iscrivere nel registro degli indagati 14 persone.
I finanzieri hanno quindi raccolto elementi di prova su alcuni autisti della ditta di distribuzione di carburanti che versavano negli impianti da rifornire meno gasolio di quanto pattuito, generando un “avanzo” che veniva poi dato al gestore dell’impianto di distribuzione in corso Europa.
Secondo l’accusa, il presunto furbetto in parte si riforniva senza pagare Iva e a prezzi stracciati e poi rivendeva il carburante a costo di mercato.
I reati contestati, a vario titolo, sono irregolarità nella circolazione degli oli minerali, ricettazione, furto di prodotto petrolifero sottoposto a accise, appropriazione indebita e truffa in danno della società di trasporto.