Prorogato, con apposito decreto dirigenziale, il termine al 30 aprile del taglio dei boschi cedui per i Consorzi forestali dei Comuni sotto gli 800 metri di altitudine per il bacino padano, mentre è scaduto lo scorso 22 aprile quello per il bacino del mar Ligure.
Lo ha comunicato ieri l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai.
“Con un decreto dirigenziale – ha spiegato l’assessore Mai – avevamo prorogato i termini per il taglio dei boschi cedui sotto gli 800 metri dal 31 marzo al 22 aprile per venire incontro alle richieste degli operatori del settore forestale, in un periodo di crisi, dovuto anche all’andamento climatico avverso della passata stagione invernale, con abbondanti nevicate ed episodi di gelicidio. Fino al 15 maggio si potrà inoltre procedere al taglio, in tutti i bacini, tra gli 800 e i 1.200 metri”.
Le proroghe sono state decise dopo aver valutato le condizioni di ripresa vegetativa dei boschi, diversificati, dal punto di vista orografico, tra i bacini del mar Ligure, quindi sulla costa, e quelli padani, che comprendono le valli Bormida, Scrivia, Stura e Trebbia. Invariati i termini per il taglio sopra i 1200 metri (15 maggio).