Due terroristi islamici si sarebbero ritrovati a Genova per preparare un attentato. L’informativa degli agenti del Federal Bureau of Investigation (Fbi) sarebbe stata inviata agli inquirenti europei già nel marzo 2016, ma i (presunti) pericolosi affiliati di Al Qaeda sono riusciti a fuggire dall’Italia facendo perdere le tracce in Nordafrica.
Oggi il quotidiano La Repubblica ha spiegato che i magistrati del pool antiterrorismo ligure hanno chiuso le indagini e la procura di Genova ha emesso due mandati di arresto europeo nei confronti dei due sospettati.
Per i presunti appartenenti anche al Califfato islamico (un libico di 34 anni ufficialmente residente a Berlino e un siriano di 23 anni residente in via Sampierdarena a Genova) si profila quindi la richiesta di rinvio a giudizio e il processo in contumacia.
Secondo le risultanze dell’indagine, i fondamentalisti islamici farebbero parte dell’organizzazione terroristica che ha inviato i suoi seguaci in Nordafrica per creare lo Stato Islamico insieme a Daesh.
Sono accusati di possesso di documenti falsi e dell’articolo 270 bis del codice penale, il cui dispositivo prevede: “Chiunque promuove, costituisce, organizza, dirige o finanzia associazioni che si propongono il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico è punito con la reclusione da sette a quindici anni”.