A Bordighera Alta si è svolta un’operazione antidroga della polizia, che ha permesso di scoprire un ‘coffeeshop’ dove, secondo gli investigatori, avveniva un’attività di spaccio di droga anche nei confronti di minorenni.
L’operazione di polizia si è conclusa ieri con il sequestro di oltre 500 grammi di marijuana e di 50 grammi di hashish, un arresto, sei denunce in stato di libertà e il sequestro del pub-ristorante “U Cavetu” nella pineta di capo Ampelio.
Nell’armadietto del capo barman, conosciuto come “Cisco”, di 60 anni, originario di Palazzolo sull’Oglio, da sempre residente nella cittadina delle Palme, sono stati trovati duecento grammi di marijuana, in parte suddivisa in confezioni da 5 grammi ciascuna e 8.500 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.
Il frazionamento in confezioni da 5 grammi non è risultato essere occasionale. Tale era la dose minima acquistabile, al prezzo fisso di 50 euro per la singola confezione, circostanza confermata dal fatto che tutte le banconote rinvenute e sequestrate erano di quel taglio.
Ben studiato, sempre secondo la polizia, anche il modus operandi: a un cenno convenuto con il cliente, gli veniva recapitata la dose.
Anche il titolare del “u Cavetu” e gli altri dipendenti presenti nel locale, uno straniero e tre italiani, sono stati denunciati per detenzione di sostanza stupefacente al fine di farne commercio perché risultati coinvolti nell’attività di spaccio.
Inoltre, gli investigatori hanno continuato l’attività investigativa al di fuori del locale. All’esito della perquisizione domiciliare dell’appartamento di uno dei dipendenti sono stati trovati altri 50 grammi di hashish, che sono stati sequestrati.
Pertanto, “u Cavetu” è stato immediatamente posto sotto sequestro preventivo.
I controlli amministrativi eseguiti all’interno del locale hanno permesso di riscontare anche numerose violazioni sia delle norme del testo unico al commercio (TUC) che di quello di Pubblica Sicurezza (TULPS), nonché carenze in materia igienico sanitaria.
Gli accertamenti, attualmente ancora in corso, potrebbero comportare anche l’applicazione dell’articolo 100 del TULPS, che prevede la sospensione della licenza fino a 15 giorni e la sua revoca in caso di reiterazione delle condotte che hanno comportato la prima sospensione.