“La scellerata riforma Delrio, che ha portato alla soppressione dei servizi essenziali svolti dalle Province, tra cui il presidio dell’entroterra e il controllo della fauna selvatica, continua a produrre effetti deleteri, che sfociano in episodi, che non possono che scuotere l’opinione pubblica”.
Lo ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Stefano Mai, a seguito della tragica morte di un giovane capriolo trovato ferito dai Vigili del fuoco in un pozzo nel parco della villa del senatore a vita Renzo Piano intorno alle 9,30 di oggi e poi morto dopo un’ora e mezzo di agonia e di inutili tentativi da parte dei pompieri di trovare un veterinario, un ente o un’associazione deputata a soccorrere l’animale selvatico. Solo intorno alle 11 si è riusciti a trovare una guardia zoofila volontaria che si è recata alla villa, ma purtroppo “Bambi” era già morto.
“La morte del povero capriolo, verificatasi oggi a Vesima dopo una lunga agonia dell’animale – ha spiegato l’assessore Mai – è il risultato delle politiche governative che hanno del tutto abbandonato le nostre vallate, svuotato le casse e tolto competenze per svolgere attività essenziali di presidio del territorio.
Regione Liguria, nonostante le carenze croniche di organico e di bilancio, visti i sempre più risicati trasferimenti centrali, è impegnata in azioni per la salvaguardia e tutela del nostro patrimonio faunistico e naturale.
In questo senso, la giunta regionale ha definito le linee guida e i criteri per la realizzazione dei corsi di formazione per il personale addetto al soccorso e al recupero della fauna selvatica omeoterma ferita o in difficoltà. Inoltre, abbiamo cofinanziato la realizzazione del Cras di Campomorone e quello di prossima realizzazione nello spezzino.
Il recupero della fauna selvatica è un fenomeno molto sentito che conta una casistica, purtroppo, molto frequente e che riguarda spesso caprioli, daini e cinghiali.
I corsi, che partiranno a breve, consentiranno di formare nuovi volontari che possano svolgere le attività con l’obiettivo di tutelare il patrimonio faunistico ligure e nel contempo preservare la pubblica sicurezza.
Episodi come quello di questa mattina non sono tollerabili. Auspico che il prossimo esecutivo possa finalmente ridare la dignità, negata dagli ultimi governi, al nostro entroterra, tutelando le imprese agricole e i residenti, in un’ottica di giusto equilibrio ambientale e faunistico, attraverso l’istituzione di un ministero ad hoc per Montagna e vallate”.
In serata è arrivata la precisazione di Gian Lorenzo Termanini (Guardie Zoofile Ambientali) che ringraziamo per la collaborazione: “Dopo venti minuti dalla chiamata ero sul posto. Purtroppo l’animale e’ deceduto al mio arrivo quindi il soccorso tempestivo c’e’ stato . Salvare questi animali delicatissimi non e’ sempre semplice a volte muoiono per stress o lesioni interne che non si possono diagnosticare in strada. I problemi sono ben altri. Semplicemente il capriolo è deceduto prima di venir caricato sull’automezzo giunto sul posto in venti minuti dalla richiesta. Noi siamo a disposizione per collaborare alla creazione di un vero ed efficiente servizio”.