Ieri la polizia ha arrestato un 34enne tunisino, irregolare sul territorio nazionale e mai rimpatriato, gravemente indiziato del delitto di lesioni pluriaggravate in danno del nipote minorenne (v. articolo precedente).
Il violento episodio era successo a Begato durante una lite in una famiglia di nordafricani.
La notte del 21 aprile scorso il 17enne tunisino si era presentato con il padre all’ospedale San Martino con diverse ferite e una vistosa lacerazione all’occhio sinistro. Il padre del ragazzo aveva riferito agli agenti intervenuti che il figlio era stato aggredito dallo zio, loro convivente, durante un alterco per strada.
Da casa, in via Maritano, aveva sentito urlare il ragazzo e l’aveva visto in ginocchio davanti al portone con le mani sul volto insanguinato. Mentre si avvicinava per aiutarlo aveva sentito il cognato urlare a suo figlio “ti voglio ammazzare” e lo aveva visto colpire il giovane alla schiena con il manico in metallo del suo trolley per poi darsi alla fuga.
Gli agenti si erano messi alla ricerca dell’aggressore, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e la persona ed in materia di stupefacenti, nonché sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora dalle 20 alle 8 per una rapina commessa mesi prima, non trovandolo nell’appartamento.
La mattina seguente la sala operativa della questura genovese era stata informata dai responsabili dell’ospedale “Villa Scassi” del ricovero di uno straniero giunto al pronto soccorso per alcune ferite riferibili ad un’aggressione.
Insospettiti, i poliziotti avevano proceduto all’identificazione dell’immigrato, che confermava sì di essere lo zio del ragazzo ferito ma negava di essere implicato nell’aggressione al giovane e sosteneva di essersi procurato le ferite cadendo accidentalmente in bagno.
Il trolley che aveva con sé, però, presentava il manico rotto e tagliente, compatibile con l’arma usata per colpire il ragazzo.
Il tunisino era stato quindi accompagnato in questura e denunciato per lesioni e minacce a minore.
A seguito dell’aggravamento delle condizioni sanitarie del minore che, a causa della perforazione corneale provocatagli dallo zio, ha perso l’occhio sinistro, venerdì scorso il gip ha emesso un’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del 34enne.
Gli agenti della Squadra Mobile lo hanno rintracciato il giorno dopo e rinchiuso nel carcere di Marassi.