“Il primo maggio 1970 Ugo Venturini morì ucciso dall’odio comunista. Era un operaio, era di destra, era al comizio di Giorgio Almirante. E’ stata la prima vittima degli anni di piombo del decennio. Vittima di un odio non ancora placato, che con regolare cadenza, talvolta porta qualche imbecille a distruggere la targa a sua memoria”.
Lo ha dichiarato ieri l’assessore regionale al Lavoro e al Turismo Gianni Berrino (FdI) ricordando il padre di famiglia e operaio missino ucciso a Genova Brignole (v. blogspot Ugo Venturini) dove gli è stato intitolato un viale.
Un evidente caso di omicidio di un innocente che in sostanza non è mai stato riaperto dalla procura di Genova, con il risultato che il vigliacco assassino, se nel frattempo non è deceduto, risulta ancora libero.
In ogni caso, finora è rimasto senza un nome. Purtroppo, tutto è finito nel dimenticatoio. A differenza di altri casi sui quali ancora oggi, invece, si insiste nel voler far luce nei minimi dettagli. Come quello, peraltro solo ipotizzato o presunto, che riguarda la morte del terrorista BR e feroce assassino Riccardo Dura durante il blitz dei carabinieri nel marzo 1980 in via Fracchia (tra le vittime di Riccardo Dura vi furono il sindacalista Cgil Guido Rossa, il commissario di polizia Antonio Esposito, il magistrato Francesco Coco).
Ugo Venturini il Primo Maggio è stato ricordato da altri politici di centrodestra, tra cui il consigliere delegato del Comune di Genova Antonino Sergio Gambino (FdI) finito nella bufera per la sua partecipazione con la fascia tricolore alla commemorazione, il 29 aprile a Staglieno, dei Caduti della RSI: “Il primo maggio del 1970 muore dopo 12 giorni di agonia Ugo Venturini. Colpito da una bottiglia riempita di sabbia mentre assisteva a un comizio elettorale di Giorgio Almirante. Operaio marito e padre di un bimbo, morto a 32 anni per colpa dell’odio reciproco che allora dopo 25 anni dalla fine del fascismo ancora provocava morti e dolore. Oggi a 73 anni quell’odio è ancora vivo. Quando riusciremo a unirci in preghiera insieme per tutti i morti di quel periodo storico?”.
E poi dal capogruppo regionale Angelo Vaccarezza (Forza Italia) pure lui finito nel mirino del Pd e della sinistra per la partecipazione alla commemorazione di Staglieno in onore dei Caduti della RSI, che sulla sua pagina Fb ha descritto la cronaca dei tragici fatti e ha aggiunto: “Dedicato a un lavoratore genovese andato avanti il primo maggio 1970. Il primo caduto degli anni di piombo. Morto senza un senso. Colpito da infami alle spalle. Vigliacchi siete stati, vigliacchi resterete. Ugo Venturini. Presente!”.
“In questi giorni – ha inoltre aggiunto il consigliere comunale Fabio Ariotti (Lega) ricordando anche l’uccisione di un altro giovane militante missino – mi preme ricordare due vittime dell’odio ideologico politico degli anni di piombo, Ugo Venturini genovese, ucciso durante un comizio di Almirante nel 1970, e Sergio Ramelli assassinato nel 1975 in un vile attacco a Milano, entrambi uccisi dall’odio dell’estremismo politico di sinistra, non venne mai fatta giustizia, e gli assassini hanno continuato a vivere tranquillamente, uno di loro è persino diventato primario all’ospedale Niguarda di Milano. Situazioni inenarrabili, che fanno rabbrividire solo al pensiero, e quindi penso che è giusto ricordare tutte le vittime innocenti, da una parte e dall’altra della guerra e dell’odio politico che purtroppo ha visto in questo l’Italia protagonista per decenni”.