“Consideriamo inopportuno e lesivo della sensibilità delle donne e di ognuno di noi il maxi manifesto contro l’aborto affisso in corso Buenos Aires e firmato dall’associazione Pro-Vita”.
Libertà di parola e di manifestare il proprio pensiero: Genova è democratica e rispettosa di tutte le idee, ma al Pd non piace e oggi ha criticato duramente il maxi manifesto dei Pro Vita comparso oggi in corso Buenos Aires.
I rappresentanti della Cgil, inoltre, hanno chiesto la rimozione del maxi manifesto.
Mentre il capogruppo regionale di FdI Matteo Rosso, sulla sua pagina Facebook, ha condiviso il post dei Pro Vita intitolato “L’aborto è contro i diritti delle donne” e la foto di uno dei manifesti affissi a Roma recante la scritta: “L’aborto è la prima causa del femminicidio nel mondo. Stop aborto”.
“Un’immagine e un messaggio – hanno aggiunto i consiglieri comunali del Pd – già comparsi nelle scorse settimane a Roma, dove, dopo numerose proteste, il manifesto è stato rimosso. Chiediamo che sul caso di Genova intervengano il Garante dell’Infanzia, perché questa pubblicità è lesiva nei confronti dei bambini, e il Difensore civico, considerato che immagine e messaggio scelti costituiscono, a nostro giudizio, un attacco alle donne in un ambito personale che richiede invece sensibilità e delicatezza”.
“Negli ultimi tempi – hanno sottolineato i responsabili della Cgil genovese – sta riprendendo una cattiva battaglia sul corpo delle donne che usa immagini e parole fuori luogo, violente e sbagliate. A Genova è comparso un manifesto che vuole colpevolizzare le donne. Le istituzioni e il Comune di Genova dovrebbero subito intervenire rimuovendo quel cartello. In altri paesi europei, come la Francia, fare pressioni per convincere le donne a non abortire è un reato. Pensiamo che sia arrivato il momento che anche in Italia lo diventi. La Cgil continuerà a sostenere che la scelta fatta 40 anni fa a sostegno della legge 194 non va affatto messa in discussione, semmai andrebbe rafforzata”.
Di parere opposto Forza Nuova, nota formazione di ultra destra e da sempre schierata a difesa dei valori cristiani: “Rileviamo con soddisfazione che anche a Genova, come a Roma, il movimento PRO VITA ha affisso il suo manifesto contro l’aborto. Non possiamo che solidarizzare con questa loro iniziativa. Alla rabbiosa reazione della CGIL che ne vorrebbe la rimozione e che porta ad esempio la Francia, dove è reato cercare di dissuadere una donna dall’abortire, rispondiamo con gli esempi di Polonia e Ungheria dove esiste una forte identità cristiana e nazionale che ha condotto a una legislazione in difesa della vita. Prendiamo esempio da chi non accetta sudditanze alle lobbies abortiste e antipopolari di Bruxelles e invitiamo la CGIL a preoccuparsi della difesa dei diritti delle madri piuttosto che a rimuovere un manifesto. Forza Nuova una proposta di legge sul reddito alle madri l’ha già fatta”.