Saranno circa 180 le persone che dopo aver bloccato corso Buenos Aires all’altezza della chiesa di Santa Zita, stanno effettuando un presidio nei pressi del manifesto antiabortista dell’associazione ProVita.
Ad organizzare la manifestazione le associazioni Non una di meno, il coordinamento Liguria Rainbow ed altre associazioni difendono la legge sull’aborto.
“Nel 40 anniversario dell’approvazione della Legge 194 sui muri delle città – spiegano dall’Associazione Non una di meno – appaiono attacchi frontali e violenti alla libertà di scelta delle donne, messaggi misogini e colpevolizzanti, che vogliono diffondere lo stigma verso quelle di noi che fanno la scelta di abortire.
Anche a Genova le associazioni Pro-vita si sono accaparrate un enorme muro per lanciare il loro messaggio di odio e oscurantismo. Il loro fine ultimo è più chiaro che mai: mettere in discussione l’autodeterminazione delle donne in materia sessuale e riproduttiva.
Purtroppo non ci stupisce che il sindaco Bucci difenda quel vergognoso cartellone: dopo la negazione del patrocinio al Pride e la commemorazione dei Repubblichini, oltre che l’annunciato smembramento dei Consultori da parte della Regione, è sempre più evidente che questa non è la città che vogliamo.
Per questo non resteremo in silenzio, torneremo a riempire lo spazio pubblico per ribadire che sui nostri corpi e sulle nostre vite decidiamo solo noi.
Grazie alle lotte di tante donne, l’aborto in Italia è legale: vogliamo gli obiettori fuori dagli ospedali e la propaganda pro vita fuori dalle nostre città!…”
Sull’asfalto con uno spray viola è comparsa la scritta “Sul nostro corpo decidiamo noi”.
Per motivi di sicurezza per la circolazione la polizia locale ha chiuso le corsie di corso Buenos Aires, dove è in atto il presidio sul marciapiedi tra l’incrocio Buenos Aires / via Antolini, fino davanti alla Chiesa di S. Zita.
Nella zona il traffico risulta congestionato.