Analista nei temi della difesa e della sicurezza, con il grado di capitano della riserva selezionata dell’Esercito e vice direttore del master in Intelligence e Sicurezza della Link Campus University, Elisabetta Trenta é una delle prime scelte del M5S (già dallo scorso febbraio) per reggere il Ministero della Difesa del nuovo Governo del professor Giuseppe Conte, incaricato oggi dal presidente Mattarella.
Ad annunciare il suo nome, insieme a quello dell’intera squadra di governo, è stato il leader dei pentastellati Luigi Di Maio.
“Lady di ferro” con una grande esperienza alle spalle, la 50enne ha svolto missioni in Iraq tra il 2005 e 2006 come “political advisor” del Ministero degli Esteri, in Libano nel 2009 come “country advisor” nella missione Unifil ed è stata responsabile di un progetto in Libia per il reintegro degli ex-combattenti.
Attualmente lavora all’Università Link Campus dove è responsabile dei progetti speciali, coordina il master in Intelligence e Sicurezza di cui è vice direttore e consigliere scientifico del master sui fondi strutturali.
“Sono soprattutto una “programme manager” – ha spiegato Trenta nel video di presentazione – e con SudgestAid (un’organizzazione non-profit) da vent’anni mi occupo di progetti di cooperazione in aree difficili, in particolare in Paesi “post-conflict”.
Giornalista pubblicista dal 1991, Elisabetta Trenta è inoltre collaboratrice e analista del Centro Militare di Studi Strategici (Cemiss) per cui, a settembre 2017, ha pubblicato una ricerca dedicata alla guerra per procura. Laureata in Scienze Politiche indirizzo economico, ha conseguito i master di secondo livello in International development presso la scuola di management “STOA’”.
L’esperta conoscitrice del mondo della difesa milita nel Movimento 5 Stelle dal 2013. Candidata al Senato nel collegio plurinominale Lazio 2, ha dichiarato di sperare di portare nella scena politica “i valori della competenza, il senso del dovere, l’attenzione ai temi della sicurezza e del territorio, e della valorizzazione del ruolo internazionale dell’Italia”.
Scorrendo i suoi profili social, emerge l’attenzione ai temi della difesa e ai suoi rappresentanti istituzionali, con retweet di quanto pubblicato dallo Stato Maggiore della Difesa o dalla Polizia di Stato.
La professoressa Paola Giannetakis (indicata tempo fa da Di Maio come ministra dell’Interno ora in predicato al leader leghista Matteo Salvini), il 20 febbraio scorso scriveva: “Oggi il campo di battaglia non è più su un fronte lontano da noi, ma è nelle città e non penso solo al rischio terrorismo, ma anche agli attacchi cyber, che potrebbero colpire infrastrutture essenziali per il Paese, o ai disastri ambientali, agli incidenti industriali che, seppur riguardanti la safety, hanno imminenti ricadute sulla security”.
Se il nuovo governo targato Lega-M5S si farà, Elisabetta Trenta forse potrà sostituire la ministra genovese del Pd Roberta Pinotti. Marcello Di Meglio