Aveva 64 anni ed era malato da tempo. Ieri a Genova è morto Gianfranco Zoja, ex terrorista delle Brigate Rosse, accusato di far parte anche delle Nuove BR.
Gianfranco Zoja era uscito dal carcere lo scorso autunno dopo l’arresto, da parte dei carabinieri del Ros, avvenuto nel gennaio 2014 a Recco per un cumulo pena di 4 anni.
L’ex brigatista era stato accusato di cospirazione politica aggravata e concorso in atti di terrorismo con ordigni esplosivi per aver partecipato al confezionamento di una bomba che il 25 settembre del 2006 esplose davanti alla caserma Vannucci di Livorno ferendo due paracadutisti della Folgore.
Negli anni Settanta/Ottanta Gianfranco Zoja era finito nei guai anche per essere l’intestatario del covo delle BR in via Montallegro a Genova Albaro. Colpito da un mandato di cattura per partecipazione a banda armata e altri reati, tra i quali detenzione di armi da guerra, era fuggito prima in Inghilterra e poi in Francia, ma nel 1981 era stato catturato.
In carcere scrisse il libro “Crisi, tendenza alla guerra e classe” insieme all’ex brigatista e detenuto Franco Galloni (PGreco editrice).
Sulla pagina Fb “Con ogni mezzo necessario” i compagni oggi lo hanno ricordato così: “Alle prime ore di venerdi 25 è morto il compagno Gianfranco Zoja. Affetto da molti anni da due patologie gravi, ha resistito con grande dignità e determinazione politica per lunghi anni in carcere. Uscitone solo un anno fa, il suo pur robusto fisico non è più riuscito a sostenere l’ulteriore insorgere di una forma tumorale.
Militante delle Brigate Rosse già negli anni 70/80, aveva partecipato al tentativo di riorganizzazione con Luigi Fallico (di cui narriamo in queste pagine).
E ancora adesso era attivo nel dibattito e nel confronto. Il libro ‘Crisi, tendenza alla guerra e classe’, scritto con Franco Galloni, ne testimonia; così come altri testi che pubblicheremo prossimamente. Un forte abbraccio alla sua compagna e a sua figlia. Onore al compagno Gianfranco Zoja”.