“Questa è un’opera irreversibile per la sua utilità, totalmente finanziata e appaltata già all’80%. Stiamo lavorando su tutti i cantieri previsti dal traforo ferroviario che sarà il più lungo del nostro Paese e quindi direi che, mese più mese meno, nel 2022 quest’opera rappresenterà la conclusione di un grande lavoro che stiamo facendo in Liguria, per renderla più competitiva dal punto di vista infrastrutturale, insieme al progetto della grande diga del porto di Genova, al secondo anello ferroviario e alla Gronda su cui lunedì si è fatto un analogo approfondimento”.
Lo ha dichiarato oggi il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del sopralluogo nel cantiere genovese del Terzo Valico ferroviario, all’imbocco sud del tunnel principale, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, del Commissario straordinario per il terzo Valico Iolanda Romano, dell’amministratore straordinario di Cociv Marco Rettighieri, del direttore generale di Cociv Nicola Meistro e del direttore investimenti RFI Aldo Isi.
A distanza di sei mesi dal precedente sopralluogo promosso dal Presidente di Regione Liguria sul cantiere genovese del Terzo Valico ferroviario, un altro importante pezzo di traforo è stato scavato, spostando più in là l’asticella per il completamento dell’opera.
Sulla base dei dati forniti da COCIV da ottobre 2017 ad oggi si registra l’avanzamento del traforo di oltre 1.800 metri. Rispetto al 30% di avanzamento dell’intera opera, la percentuale riferita al cantiere ligure di Fegino ammonta al 38%. Il totale di bandi assegnati fino ad oggi è pari a 1,4 miliardi di euro con 2450 maestranze impiegate che a regime supereranno le 3000 unità.
“Questa è un’opera che non cambia solo la nostra regione, ma cambia il nostro Paese e il Nord Ovest – ha aggiunto Toti – rendendo più competitivo il sistema logistico dell’Italia e il nostro sistema portuale ligure, tra i primi del Mediterraneo.
Vuol dire maggiore economicità per chi fa scalo nei nostri porti, vuol dire maggiore funzionalità per il trasporto delle merci, vuol dire meno inquinamento e meno tir sulle strade della Liguria, un grandissimo passo avanti per Genova che torna ad essere un vertice del triangolo industriale insieme a Milano e Torino, collegato da un infrastruttura moderna che consentirà di spostare in un’ora merci e persone da Genova al capoluogo lombardo.
Si tratta pertanto di un’opera non più discutibile che registra il gradimento del 75% dei cittadini di questa regione e su cui si è formata un’ampia maggioranza politica. Ci auguriamo che il prossimo governo in carica possa semplificare anche il sistema degli appalti e sub-appalti visto che si tratta di una delle opere più complesse in corso in Italia, si fa prima e costa meno finirla che fermarla.
Un’infrastruttura che è stata indicata oggi come molto avanzata dal punto di vista ambientale, grazie anche al lavoro svolto dall’Osservatorio ambientale del Terzo Valico e al protocollo siglato con Regione Liguria.
Da ottobre ad oggi l’avanzamento del traforo è passato dal 18% al 27% con 5 bandi assegnati e operativi in Val Lemme, Castagnola, Cravasco, Radimero, Serravalle e due bandi in corso di aggiudicazione a Voltri-Polcevera e Pozzolo – Tortona”.