Il sogno per adesso è svanito e l’ Entella saluta la serie B dopo 4 anni meravigliosi fatti di momenti bellissimi ed altri più difficili.
Probabilmente tra questi ultimi c è stata una concentrazione in questa stagione che ha visto i biancocelesti faticare fin da subito per poi riuscire con un colpo di coda ad evitare la retrocessione diretta rimandandola di qualche settimana con l’ epilogo consumatosi al Del Duca.
E’ ancora presto per fare analisi commenti o peggio emanare sentenze su cio’ che non ha funzionato in una stagione tribolata sotto tanti aspetti. Questo foglio bianco è uno dei più difficili da riempire in un momento di delusione che, si è vero, avevamo già conosciuto a Modena ma che comunque fa ugualmente male. Cerchiamo di salvare le cose buone e tra queste senza dubbio la risposta dei tifosi che nel momento cruciale della stagione è stata davvero una delle cose più belle viste quest’ anno.
L’ impresa di Novara e le due sfide con l’ Ascoli rappresentano la voglia da parte dei tifosi di scrollarsi da quell’ apatia che spesso ha accompagnato le partite dei biancocelesti. Anche ad Ascoli questa sera erano circa 300 in una trasferta per nulla agevole che per qualcuno, complice una foratura, un episodio sfortunato quasi premonitore, è addirittura diventata un incubo. A loro deve andare il ringraziamento di tutti la gratitudine già espressa da Andrea Paroni in campo e da Gennaro Volpe a fine partita.
Anche al tecnico o per molti ancora “capitano” va il ringraziamento e il merito di aver ricompattato un gruppo sfilacciato e aver dato dignità al finale di stagione. Da loro e con loro si dovrà ripartire con l’ unica inossidabile certezza che sta nell’ ambizione nella passione e nella voglia di Entella che il Presidente Gozzi aveva espresso proprio alla vigilia di questa partita. Non è una certezza da poco ma per ripartire da Entella ci sarà bisogno dell’ apporto di tutti come è sempre stato a Chiavari.