La polizia di Genova oggi ha arrestato tre pregiudicati (Alessandro Fiori, 40enne di Sassari, Michael Vavalà, 20enne genovese, Florenc Hasa, 31enne albanese) con l’accusa di estorsione e lesioni gravissime.
Le indagini degli agenti della Squadra Mobile hanno permesso di fare luce su un grave fatto di sangue avvenuto il 19 settembre dell’anno scorso, quando tre individui, uno dei quali armato di pistola, avevano compiuto una violenta aggressione presso l’Autosalone Giorgio Auto di via Borzoli 71 a Genova.
Nella circostanza erano giunte numerose chiamate al 112 da parte di cittadini impauriti, che avevano assistito al pestaggio e alla successiva fuga in auto da parte dei malviventi.
Le vittime dell’aggressione erano state un sudamericano, cliente dell’Autosalone (trovato esanime in terra per i numerosi colpi subiti con l’uso di una mazza da baseball) e il titolare genovese dell’attività commerciale.
Entrambi avevano riportato ferite in varie parti del corpo, giudicate guaribili in 60 giorni per lo straniero e 20 per l’italiano.
Le indagini della Squadra Mobile, coordinata dai pm genovesi Manotti e Longo, hanno permesso di ricostruire nel dettaglio la dinamica dei fatti, individuando il “commando” di tre pregiudicati che aveva compiuto la violenta aggressione.
Si tratta di due italiani e un albanese, che avrebbero agito per recuperare presunti vecchi debiti insoluti.
Le indagini, inoltre, hanno permesso di accertare che il gruppo aveva anche disponibilità di armi che, di volta in volta, immettevano nel mercato clandestino, utilizzando i contatti che il presunto malvivente sardo aveva negli ambienti criminali.
Tra l’altro, nel corso delle indagini uno dei sospetti era stato arrestato perché all’apice di un alterco con la compagna, secondo gli agenti si era recato presso un fiancheggiatore della banda prelevando un’arma con dichiarati intenti di minacciare concretamente l’incolumità della donna.
I poliziotti lo avevano quindi arrestato, trovandolo in possesso di una pistola semiautomatica provento di furto, con relativo colpo in canna.
Durante gli arresti, sono state anche effettuate delle perquisizioni presso il domicilio di un 42enne genovese in zona Celesia di Rivarolo e presso un fondo di sua proprietà in zona Cornigliano alla possibile ricerca di armi illegalmente detenute, che tuttavia non sarebbero state ancora trovate.