La Società Economica annuncia che il Consiglio di Stato, nell’udienza del 14 giugno, ha confermatoa decisione del TAR Liguria, di respingere la richiesta di Isabella Lagomarsino la sospensione dei lavori per la realizzazione del Giardino-Biblioteca intrapresi dalla Società Economica. La Società Economica potrà quindi concludere le opere e rendere pubblico e fruibile agli utenti della Biblioteca comunale il giardino storico, anche grazie al determinante intervento dello sponsor, GISA.
Il contenzioso amministrativo pare essere avviato ad un esito favorevole per lo storico Ente chiavarese, assistito dal Prof. Daniele Granara, il che consentirà alla cittadinanza, soprattutto ai molti giovani che frequentano la biblioteca della Società Economica, di godere di uno spazio attrezzato all’aperto, fruibile anche per eventi di carattere culturale.
Un pronunciamento che soddisfa anche il Comune di Chiavari, che potrà così migliorare il servizio di Biblioteca, pur avendo deciso di non costituirsi in giudizio a tutela degli interessi del servizio pubblico, per superare l’evidente imbarazzo di trovarsi come controparte, nel contenzioso amministrativo, proprio l’attuale Presidente della Commissione Ambiente e Territorio, Arch. Isabella Lagomarsino.
«Farò il possibile per rendere fruibile lo spazio all’aperto della biblioteca già a partire dall’estate in corso – spiega con soddisfazione Francesco Bruzzo, presidente della Società Economica – al fine di offrire, in modo particolare ai giovani studenti ma alla cittadinanza tutta, uno spazio gradevole, all’ombra del castello di Chiavari, dove trascorrere il proprio tempo dedicato allo studio e alla lettura.
Quello che abbiamo ribattezzato Biblio-giardino è un progetto di importanza sociale e culturale, fra i più rilevanti, al quale la Società Economica crede fermamente e al quale lavora da diverso tempo e che non meritava di essere bloccato. Tale speranza è supportata anche dalla visita odierna della sovrintendente, architetto Cristina Pastor, che ha dato il proprio parere favorevole all’ultimo lotto dei lavori». ABov