Alla presenza del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, accolta dall’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e dal Presidente Giampiero Massolo, si è svolta, presso il sito di Muggiano del Cantiere Integrato Navale Militare la cerimonia di varo dell’unità di supporto logistico LSS (Logistic Support Ship) “Vulcano”, commissionata a Fincantieri nell’ambito del piano di rinnovamento della flotta della Marina Militare.
La madrina della nave è stata la signora Maria Teresa Piras, già madrina al varo del troncone della stessa unità presso lo stabilimento di Castellammare di Stabia, vedova del sottotenente di vascello Emilio Attramini, deceduto nell’incidente del Monte Serra.
Alla cerimonia sono intervenuti, fra gli altri, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, e il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di squadra Valter Girardelli.
Il programma pluriennale per il rinnovamento della flotta della Marina Militare prevede la costruzione, oltre alla LSS, di un’unità da trasporto e sbarco (LHD, ovvero Landing Helicopter Dock), anch’essa prevista in questo cantiere con consegna nel 2022, nonché di sette Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA), con ulteriori tre in opzione. Il varo del primo pattugliatore è previsto nel 2019, con consegna nel 2021. Le consegne dei successivi sono previste nel 2022, 2023, 2024 con due unità, 2025 e 2026.
La caratteristica fondamentale comune a tutte e tre le classi di navi è il loro altissimo livello di innovazione che le rende estremamente flessibili nei diversi profili di utilizzo con un elevato grado di efficienza. In particolare queste unità presentano un doppio profilo di impiego (il c.d. dual use), quello tipicamente militare e quello a favore della collettività (come per esempio per operazioni di protezione civile); in aggiunta hanno un basso impatto ambientale, attraverso avanzati sistemi di propulsione ausiliari a bassa emissione inquinante (motori elettrici).
La nave “Vulcano” sarà certificata dal RINA (Registro Italiano Navale) in accordo alle convenzioni internazionali per la prevenzione dell’inquinamento sia per gli aspetti più tradizionali come quelli trattati dalla Convenzione MARPOL, sia per quelli non ancora cogenti, come la Convenzione di Hong Kong dedicata alla demolizione delle navi.
Caratteristiche tecniche dell’unità – LSS – Logistic Support Ship
La LSS è una unità di supporto logistico alla flotta dotata anche di capacità ospedaliera e sanitaria grazie alla presenza di un ospedale completamente attrezzato, con sale chirurgiche, radiologia e analisi, gabinetto dentistico, e zona degenza che sarà in grado di ricevere fino a 17 ricoverati gravi. La nave coniuga capacità di trasporto e trasferimento ad altre unità navali di carichi liquidi (gasolio, combustibile avio, acqua dolce) e solidi (parti di rispetto, viveri e munizioni) e di effettuare in mare operazioni di riparazione e manutenzione a favore di altre unità. I sistemi di difesa sono limitati alla capacità di comando e controllo in scenari tattici, alle comunicazioni e ai sistemi di difesa dissuasivi non letali. L’unità è capace di imbarcare anche sistemi di difesa più complessi e diventare una piattaforma per sistemi di intelligence e guerra elettronica.
Ed ecco le caratteristiche della nave:
193 metri di lunghezza
Circa 20 nodi di velocità
235 persone tra equipaggio e specialisti
4 stazioni di rifornimento laterali e 1 poppiera
Capacità di fornire acqua potabile a terra
Capacità di fornire corrente elettrica a terra per una potenza di 2500 kw
Possibilità di imbarcare fino a 8 moduli abitativi/sanitari
Capacità di soccorso in mare, tramite operazioni di recupero e sul fondo (la nave è dotata di una gru offshore stabilizzata da 30 tonnellate)
Base per operazioni di soccorso tramite elicotteri ed imbarcazioni speciali.