“Sabato 30 giugno il Partito Democratico aderirà al corteo antifascista per ricordare i fatti del giugno 1960. Eletti, iscritti, militanti si uniranno ai tanti genovesi che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, dell’accoglienza, della tolleranza e del rispetto. Rispetto che crediamo debba venire prima di tutto da ogni rappresentante delle istituzioni, chiamato anche a dare l’esempio alla cittadinanza. Per questo motivo non condividiamo i toni usati ieri dall’assessore comunale alla Sicurezza Stefano Garassino nell’invitare la CGIL ad escludere ‘le zecche’ dalla manifestazione di sabato prossimo”.
Lo hanno comunicato oggi il Pd in Comune, Provincia e Regione.
“Fermo restando che la violenza va sempre stigmatizzata, da qualsiasi parte venga esercitata – ha aggiunto il Pd – gli atteggiamenti irrispettosi della legge e della convivenza civile denunciati da Garassino, non potrebbero comunque giustificare l’insulto.
Un assessore non può pensare di rispondere a violenza con altrettanta violenza, anche se ‘solo’ verbale. In questo modo si ottiene il pericoloso risultato di inasprire ulteriormente gli animi e le posizioni, in un momento storico in cui, purtroppo spesso, l’intolleranza la fa da padrona.
E Garassino non può nemmeno decidere chi debba o meno partecipare al corteo del 30 giugno, organizzato da CGIL insieme ad altre associazioni democratiche e antifasciste. La Camera del Lavoro di Genova ha sempre garantito il rispetto delle istituzioni e della democrazia, per tutti, in ogni circostanza.
Con questo spirito di rispetto prenderemo parte alla manifestazione e ci auguriamo molti genovesi faranno altrettanto”.