“I bravi ragazzi che insudiciano i muri e il silenzio assordante dei loro simpatizzanti…. Vediamo chi condanna gli episodi …..”.
E’ il commento pubblicato stasera su Facebook dall’assessore comunale alla Sicurezza Stefano Garassino, a seguito delle scritte con pesanti insulti comparse nei pressi di via Albertazzi a Genova San Benigno: “Garassino rumenta” e “Garassino infame”.
Sul social network è scattata la solidarietà all’assessore leghista, che nei giorni scorsi aveva definito “zecche” i vandali ed estremisti Antifa che avevano imbrattato i muri della nostra città. Alcuni utenti di Fb hanno commentato: “Eccole di nuovo le zecche!”.
Al momento, però, non è arrivato nessun messaggio di solidarietà all’assessore né attestati di ferma condanna per i muri imbrattati da parte dei sedicenti paladini della tolleranza, non violenza, libertà, democrazia, appartenenti ai vertici di Pd, Anpi e Cgil, che sabato 30 giugno scenderanno in piazza a Genova con gli Antifa per ricordare i moti del 1960 contro il congresso nazionale del MSI e il governo Tambroni.
“Attendiamo condanna di queste scritte violente e squadriste e la solidarietà all’assessore Stefano Garassino. I bravi ‘Antifa’…i bravi ‘antagonisti’…non perdono né il pelo né il vizio: non fanno politica ma fanno solo squadrismo. E chi tace…è connivente!” ha commentato la capogruppo comunale del Carroccio, Lorella Fontana.