Partono oggi, in Sicilia le vendite ribassate; lunedì poi sarà la volta della Basilicata mentre in tutte le altre regioni partiranno sabato 7 luglio.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio si tratta di un businness che si aggira sui 3,5 miliardi di euro.
Saranno 15 milioni e mezzo di famiglie che spenderanno in media 227 euro a testa; poco meno di 100 euro invece l’acquisto medio per persona.
E se le associazioni dei commercianti plaudono all’iniziativa, secondo i consumatori del Codacons la stagione sarà un flop e la spesa calerà del 5% con uno scontrino medio che si fermerà a 64 euro a testa e una riduzione della spesa più marcata al Sud dove si registreranno picchi fino al -15%.
Secondo i consumatori inoltre la crisi non riguarderà però grandi firme nelle grandi città e outlet che faranno il pienone, specialmente durante i primi giorni delle vendite speciali.
Poi c’è l’incognita delle vendite online dove i consumatori possono trovare articoli scontati tutto l’anno, e per acquistarli non devono nemmeno uscire da casa.
Per questo la Confcommercio ha chiesto l’introduzione della web tax contro i colossi del web.
Da non dimenticare le tradizionali regole contro le fregature: i capi si possono essere cambiati; le carte di credito devono essere accettate; il prezzo originario e la percentuale dello sconto devono essere indicati. Ed ancora, diffidare degli sconti oltre il 50%; non fermarsi al primo negozio ma girare e guardare prima di fare gli acquisti.
