“Nessuna dimenticanza, noi manteniamo gli impegni presi. La sperimentazione del ‘taser’ (ossia la pistola elettrica già in dotazione alla polizia degli Usa e di altri Paesi, ndr) coinvolgerà da subito anche la città di Genova e spero, al termine di questo primo periodo, tutte le città italiane”.
Lo ha precisato oggi il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, sbugiardando i deputati genovesi Carlo Bagnasco e Roberto Cassinelli (Forza Italia) che stamane, senza informarsi compiutamente, lo avevano attaccato così: “L’esperimento per l’uso della pistola elettrica o taser finalmente prende il via in 11 città. Ma il ministro Matteo Salvini e il capo della Polizia Franco Gabrielli si sono dimenticati di Genova. Dopo la morte di un giovane ecuadoriano durante un intervento dalla polizia nel corso di un Tso, entrambi sono venuti nel capoluogo ligure promettendo l’avvio dell’esperimento visto che, con l’uso del ‘taser’, forse la tragedia si sarebbe evitata. Poi scopriamo che dalla fase sperimentale viene esclusa proprio Genova. Chiediamo al ministro e al capo della Polizia di coinvolgere anche la città ligure per la formazione e per la prima fase di utilizzo di uno strumento che riteniamo efficace per evitare tragedie come quella del giovane Jefferson”.
Il governatore ligure Giovanni Toti, invece, ha verificato la situazione chiamando il ministro Salvini e quindi ha confermato le dichiarazioni del vicepremier: “Ho sentito al telefono il ministro Matteo Salvini, la città di Genova parteciperà come promesso alla sperimentazione del ‘taser’, la pistola elettrica in dotazione alle nostre Forze dell’ordine. Bene così”.
Oltre a Genova, la sperimentazione del ‘taser’ è prevista anche a Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi.