GENOVA. 6 LUG. La bella sorpresa di Marcello Guidi che a 21 anni vince il suo primo titolo assoluto di nuoto acque libere e si prenota per gli Europei dei grandi in Scozia e la limpida vittoria di Arianna Bridi che conclude con l’oro il suo campionato, dopo il bronzo nella doppia distanza. La seconda giornata degli assoluti di long distance, a cura della Sportiva Sturla in collaborazione con la FIN, è riservata ai 5000 metri dopo i diecimila di mercoledì e il turno di stop che gli azzurri hanno dedicato ai piccoli pazienti del Gaslini. Da Cagliari Marcello Guidi si presenta in gran forma e con una gara potente e strategica tocca davanti a tutti in 56’15″8. Tempo più alto rispetto ai 54’19″1 nuotati a Bracciano negli assoluti 2017, dove era finito quarto, ma prestazione più matura. La campionessa della coppa del mondo 2017 e bronzo iridato dei 10 e dei 25 chilometri dello stesso anno al Balaton, Arianna Bridi prende la testa dopo il primo chilometro e alza il ritmo, senza preoccuparsi più delle inseguitrici ,a pensando solo a mantenere la giusta direzione; chiude in un’ora, quattro secondi e un decimo.
LA GARA. I marinai lo chiamano mare lungo. Non c’è vento e molta distanza tra un’onda e l’altra. La temperatura dell’acqua è di 25 gradi e le condizioni per nuotare sono ideali. Percorso rettangolare da ripetere due volte, lato lungo da 1150 metri e lato corto da 100. Assente Mario Sanzullo, il campione italiano assoluto dei 10000 metri, costretto al forfait per indisposizione; c’è il fratello Pasquale, più giovane di cinque anni, tesserato con l’Aniene e allenato sempre da Emanuele Sacchi, all’esordio nella distanza agli assoluti: “L’anno scorso aveva gareggiato nei diecimila – spiega Sacchi – quest’anno ho preferito fargli fare la gara più corta. Sta crescendo bene, ha qualità e prospettive”. Screcciato prima della punzonatura (la trascrizione dei numeri della start list sulle spalle dei ragazzi) anche Francesco Bianchi, cosicchè al via sono in 38. A metà gara guida il gruppo Simone Ercoli – 39 anni compiuti il 5 maggio, campione del mondo dei dieci chilometri a squadre nel 2002 Sharm El Sheikh e argento nei dieci individuali, due volte campione europeo dei cinquemila a Elat 2011 e Piombino 2012, tesserato con Fiamme Oro Napoli e Team Nuoto Toscana Empoli, allenato da Giovanni Pistelli – seguito a poche bracciate da Marcello Guidi e Federico Vanelli. Nella seconda parte di gara, cambia tutto. Arrivo concitato, posizioni dalla seconda in poi al fotofinish e classifica che vede al primo posto Marcello Guidi in 56’15″8, quindi Matteo Furlan (già bronzo nei 10000 mercoledì) con 32 secondi di ritardo e Simone Ruffini che recupera nella seconda parte e mette la mano tre centesimi dopo Matteo. Quarto l’esordiente nei 5000 Pasquale Sanzullo, che si perde un po’ nel finale ma registra un buon 56’47″9. Simone Ercoli chiude quattordicesimo.
Il volto nuovo dei cinquemila azzurri è quello di Marcello Guidi, 21enne della Rari Nantes Cagliari, allenato da Marco Pinna. Quest’anno ha partecipato agli assoluti invernali in corta e primaverili in lunga classificandosi rispettivamente terzo e settimo nei 1500 stile libero (14’52″03 e 15’28″46). Negli ultimi quattro anni ha iniziato a gareggiare anche in mare, disputando alcune tappe di coppa LEN e per la seconda volta partecipa ai tricolori di nuoto in acque libere. “L’anno scorso ero arrivato quarto – racconta – questa volta è andata molto meglio. Ci speravo ma non me l’aspettavo. Ero nel gruppo, tra la quarta e la quinta posizione, poi nel finale mi sono allargato sul tratto lungo e ho iniziato a spingere. Nessuna strategia particolare, in Sardegna sono abituato ad allenarmi in mare. Nuoto anche i diecimila ma per i venticinque non sono ancora allenato. Forse in futuro, chissà”. Intanto si gode questa medaglia d’oro, la più bella finora in carriera, e comincia a pensare a cosa mettere nello zaino per Glasgow.
Tra la partenza maschile e quella femminile cambia il mare a causa del vento di scirocco. Le onde lunghe si alternano alle brevi, l’acqua si increspa e per le ragazze la gara diventa molto più faticosa. E’ uno dei motivi per cui Arianna Bridi, portacolori di Esercito e Rari Nantes Trento, allenata da Fabrizio Antonelli, parte cauta. “All’inizio sono rimasta volutamente in fondo – racconta – anche per evitare colpi involontari che comunque ci possono scappare e bisogna mettere in preventivo. Ai 1200 metri ho cominciato ad impostare il ritmo e negli ultimi tremila mi sono staccata. Avevo poca visibilità e il mio primo pensiero era quello di non allargarmi troppo. Sono davvero contenta della mia prestazione e di aver battuto atlete che nuotano i 1500 in piscina alcuni secondi meglio di me”. Seconda la vicecampionessa olimpica Rachele Bruni con 1″8 di ritardo e terza Aurora Ponselè, bronzo agli Europei di Berlino 2014 nei dieci, con tre secondi e mezzo dalla Bridi.
Premiano, insieme al presidente onorario della Federazione Italiana Nuoto Lorenzo Ravina, il presidente della FIN Liguria Silvio Todiere e il consigliere del Comune di Genova con delega all’attuazione del programma per lo sport Stefano Anzalone.
Podio 5000 femmine
1. Arianna Bridi (Esercito/Rari Nantes Trento) 1ora 00’04″1
2. Rachele Bruni (Esercito/Aurelia Nuoto Unicusano) 1ora 00’05″9
3. Aurora Ponselè (Fiamme Oro/CC Aniene) 1ora 00’07″6
Podio 5000 maschi
1. Marcello Guidi (Rari Nantes Cagliari) 56’15″8
2. Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto) 56’47″3
3. Simone Ruffini (Fiamme Oro Napoli/CC Aniene) 56’47″6