“Il progetto del Comune di Genova, che prevede di utilizzare i richiedenti asilo ospitati in città per aiutare le persone in difficoltà a fronteggiare le conseguenze delle ondate di calore estive, appare un’imprudenza e un’ingiustizia nei confronti dei soggetti deboli che invece hanno diritto di essere aiutati e prima di tutto protetti e tutelati. Non possiamo lasciarli in balìa di presunti profughi, di cui non sappiamo nulla, continuando ad alimentare il business migranti. Pertanto, oggi ho subito predisposto un’interrogazione in Regione”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale della Lega, Franco Senarega, in merito al progetto del Comune di Genova realizzato nell’ambito del Piano anti caldo di Regione Liguria.
“Occorre tutelare gli anziani – ha aggiunto Senarega – attraverso il volontariato dei nostri giovani, dei disoccupati e comunque di persone ben conosciute, preparate e controllate nel loro percorso di vita e di volontariato sociale. Non basta un semplice incontro, che di formativo ha poco o nulla, con persone che spesso non conoscono bene neanche l’italiano e non sappiamo con certezza chi siano, da dove provengano, cosa abbiano fatto nel loro passato, insistendo nel volerli impiegare in situazioni socialmente sensibili e delicate in cui è coinvolta una fascia debole della cittadinanza.
I richiedenti asilo, infatti, non hanno ottenuto lo status di rifugiato, che tra l’altro, secondo le statistiche, per quanto riguarda coloro che hanno attraversato il Canale del Mediterraneo Centrale e sono sbarcati in Italia, solo intorno al 7% dei casi risultano poi realmente fuggiti da una guerra.
Se l’ex ministro Marco Minniti (Pd) aveva previsto che i Comuni potessero promuovere ‘ogni iniziativa utile all’implementazione dell’impiego di richiedenti protezione internazionale, su base volontaria, in attività di utilità sociale in favore delle collettività locali’ la scorsa settimana l’attuale ministro dell’Interno Matteo Salvini ha inviato una circolare di buonsenso ai Prefetti e alle varie Commissioni territoriali raccomandando non solo la velocizzazione delle pratiche, ma anche una necessaria rigorosità dell’esame delle vulnerabilità degne di tutela.
Inoltre, il Viminale ha annunciato di togliere dalle tasche del business migranti 7 euro per ogni richiedente asilo (riducendo l’importo assegnato da 35 a 28 euro) allo scopo di reinvestire il ricavato di circa 500 milioni di euro in sicurezza.
In tale contesto, l’interrogazione regionale è finalizzata a sapere se per lo svolgimento del servizio ‘Aiuto Anch’io!’ del Comune di Genova verranno erogati contributi alle varie onlus e coop e, in caso di risposta affermativa, se l’apposito contributo percepito si sovrapponga a quelli erogati nell’ambito dell’accoglienza e della gestione dei richiedenti asilo”.
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