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Corso a Bucci: non si possono lasciare i nostri anziani in balìa di presunti profughi

Assessora comunale Francesca Corso (Lega) e sindaco Marco Bucci

Non possiamo lasciare in balia di presunti profughi, di cui non sappiamo nulla, i nostri anziani soli e bisognosi di aiuto e tutela. Finché non viene riconosciuto lo status di rifugiato e non c’è la conseguente identificazione, è un grosso rischio inserire persone, di cui non sappiamo con certezza la loro identità né il loro passato, in situazioni socialmente sensibili e delicate. Prima viene la tutela e la sicurezza delle nostre fasce deboli. Se per integrazione intendiamo mettere a rischio i nostri anziani nelle città semi deserte in estate, la Lega non ci sta”.

Lo ha dichiarato oggi la presidente della Commissione comunale Pari opportunità e consigliera comunale del Carroccio, Francesca Corso, in merito al progetto “Aiuto Anch’io” che prevede l’utilizzo di richiedenti asilo nell’ambito del Piano anti caldo di Regione Liguria.

Anche la vicepresidente e assessora regionale alla Sanità Sonia Viale ha chiesto al sindaco Marco Bucci di ripensarci perché in sostanza si tratta di un’iniziativa “non necessaria e inopportuna” (v. articolo precedente) e il capogruppo regionale Franco Senarega ha predisposto un’interrogazione in via Fieschi “per tutelare i soggetti deboli” e dire “no ai contributi al business migranti” (v. articolo precedente).

“Riteniamo – ha aggiunto la capogruppo comunale leghista Lorella Fontana – che dare una corsia preferenziale a richiedenti asilo, i quali non hanno ottenuto lo status di rifugiato, nel coinvolgimento attivo del piano anti caldo della Asl 3 genovese, sia un grave errore”.