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Camionista sardo picchiato prima di salire sul traghetto a Genova

Cadavere donna ritrovato in un traghetto partito da Genova
Tirrenia (foto di repertorio)

Un camionista di 47 anni, di origini sarde, è stato picchiato in porto a Genova mentre aspettava di imbarcarsi sul traghetto per Porto Torres.

L’uomo è stato ricoverato all’ospedale Villa Scassi dove è rimasto in osservazione ed è stato poi dimesso con una prognosi di 25 giorni.

A denunciare l’episodio è stato Mauro Pili, capo del movimento Unidos.

“I due protagonisti della gravissima violenza- spiega su Facebook Mauro Pili –  sono stati riconosciuti poco dopo l’agguato dalla polizia che, salita a bordo della nave Sharden, ha effettuato il riconoscimento dei due dietro denuncia del camionista che aveva letto i nomi nel tesserino di riconoscimento.

Si tratta di un gravissimo episodio che va sottoposto al vaglio attento degli inquirenti considerato il clima già più volte segnalato agli imbarchi da e per la Sardegna. Occorre verificare le modalità di selezione e assunzione a partire dall’eventuale imbarco di personale senza che vengano richiesti i documenti validi a partire dal casellario giudiziario. Si tratta in questo caso di persone imbarcate da Tirrenia su nave Tirrenia.

I fatti si sarebbero verificati sottobordo all’imbarco in banchina ma avendo i cartellini identificativi la polizia li ha identificati a bordo della nave. Uno svolgeva mansioni di cameriere (Ciro), l’altro garzone di camera (Salvatore). Il primo aveva un contratto TPR e l’altro Turno Generale”.

Mauro Pili che ha chiesto che sulla vicenda il Ministero dei Trasporti promuova un’immediata inchiesta interna per capire con quale criterio avvenga la selezione del personale e se risultano rispettati i criteri elementari dello stesso: “Dopo la sanzione dell’antitrust che aveva preso atto di quanto avveniva agli imbarchi ora questo episodio di violenza gravissima ai danni di un trasportatore sardo rischia di minare ulteriormente l’affidabilità del servizio pubblico marittimo. In questa direzione – ha concluso Pili – ho già chiesto al ministro dell’interno e a quello dei trasporti di verificare quanto successo con la necessaria attenzione per mettere al sicuro passeggeri e operatori”.