C’é chi li imbratta e chi li ripulisce, schierandosi a protezione degli storici edifici genovesi. Dopo la ramanzina dell’assessore comunale alla Sicurezza Stefano Garassino, che poco tempo fa aveva pubblicamente definito “zecche” e condannato i vandali che imbrattano i muri della nostra città, nei giorni scorsi è scattata un’altra iniziativa di CasaPound.
I militanti hanno infatti “iniziato i lavori di riqualificazione, che continueranno nelle prossime settimane, delle mura dell’Abbazia di Santo Stefano a Carignano deturpate da tempo da innumerevoli graffiti, senza che venisse posto rimedio allo scempio di una delle chiese più belle di Genova, capolavoro d’architettura romanica, legata alla vita di Cristoforo Colombo e del ‘Balilla’ Giambattista Perasso che qui furono battezzati”.
“Con questa iniziativa – hanno aggiunto i militanti di CPI Genova – intendiamo inoltre sensibilizzare sindaco, comune e relativi assessori verso il degrado non solo nelle periferie, ma anche in tanta parte del centro cittadino, spronandoli a essere realmente vicini ai cittadini genovesi pensando alla loro sicurezza e qualità della vita, e non solo promuovendo estemporanee iniziative spettacolari, pur per certi aspetti lodevoli, ma di ben scarso impatto sulla vita reale dei genovesi”.
Su Fb molti genovesi perbene hanno ringraziato i volontari di CasaPound per il loro impegno a favore della collettività.